Basta con i voli a corto raggio: la startup zurighese Twiliner punta su bus a due piani per rivoluzionare i viaggi in Europa.
In breve
Story: Adrian Schräder
Se pensiamo ai viaggi in bus, ci vengono in mente gite di classe, weekend di sci, plaid sulle ginocchia o gli economici bus verdi che scarrozzano la gente su e giù pigiata come sardine. Difficile collegare questi ingombranti mezzi con comodità e sostenibilità.
La startup zurighese Twiliner vuole cambiare questa immagine ed è nel bel mezzo dello sviluppo dell’elegante Nightliner che presto percorrerà tutte le notti la tratta tra Zurigo e Barcellona.
«Nei nostri bus si viaggia in modo molto diverso rispetto ai classici pullman», spiega Luca Bortolani, cofondatore e CEO di Twiliner. «Vogliamo offrire un’alternativa rilassante ai voli: partenza in tutta comodità la sera da Zurigo, arrivo all’insegna del relax la mattina a Barcellona.» I bus a due piani di nuova generazione dispongono di snackbar e guardaroba. I sedili sono perfetti sia per lavorare che per dormire. Sono spaziosi e comodi: c’è posto solo per 21 passeggeri. Il prezzo per tratta: 230 franchi.
Per Bortolani, che in precedenza lavorava presso Ikea come esperto di sostenibilità, è proprio quest’ultima la motivazione di base dietro al progetto. «Ogni giorno sono circa 2000 le persone che viaggiano tra Zurigo e Barcellona e viceversa. Quasi tutte in aereo. Se riuscissimo e convincere anche solo l’uno o due percento a passare al bus per una questione di consapevolezza ambientale, l’affare sarebbe un successo.» Dal 2021 Bortolani e i suoi tre colleghi lavorano a tempo pieno a questo loro nuovo concetto di mobilità.
Ma davvero gli antiquati bus sono l’ultima ratio? E i pullman a diesel sono veramente sostenibili? «Sì!», spiega sorridendo Bortolani: «capisco la reazione: niente hyperloop, niente taxi elettrici volanti o voli green ma...un bus. Anche se sono tutti concetti fantastici, la realtà è che queste soluzioni sono ancora a decenni di distanza e la crisi climatica la stiamo affrontando oggi.»
Con Twiliner, un viaggio diventa dall’80 al 93 per cento più sostenibile rispetto a un volo. L’80 per cento più sostenibile se è alimentato a benzina, il 93 se si utilizza il biodiesel. «Il nostro obiettivo è organizzare i viaggi in bus nel modo più comodo e ‘smooth’ possibile per far sì che non siano più considerati antiquati.» L’offerta si concentrerà su quelle tratte che sono impossibili o complicate da percorrere in treno.
A dire il vero, i quattro colleghi avrebbero avviato l’impresa di trasporto già negli ultimi anni ma le direttive di sicurezza sui sedili orizzontali hanno causato diversi ritardi. Di recente, Twiliner ha depositato un proprio brevetto per ovviare al problema suscitando interesse in tutto il mondo. «Potremmo vendere i nostri sedili ai quattro angoli del mondo ma non è questo che ci interessa», spiega Bortolani, la cui impresa ha ricevuto il sostegno del fondo pionieristico Migros e di Innosuisse.
«Twiliner è più di una semplice impresa: è una visione per la trasformazione del traffico a corto raggio. Basta voli, torniamo a viaggiare sulla superficie.»
E chi ha una visione guarda a orizzonti sempre nuovi. Ad esempio alla tratta Zurigo-Londra o Ginevra-Bruxelles, a Marsiglia, Bordeaux o Madrid. A viaggi verso la Scandinavia. E un giorno, quando la tecnologia lo permetterà, a bus con un motore elettrico o a idrogeno. Se c’è qualcosa che non manca è proprio l’ambizione.
Ulteriori informazioni su twiliner.com.