Sempre più persone in Svizzera decidono consapevolmente di eliminare i prodotti animali dalla propria dieta. La Swiss Protein Association, di cui fanno parte anche Migros e Planted, punterà in futuro sulle alternative alla carne e ai latticini.
Autor: Sebastian Sele
IN BREVE:
Gli esperti sono sempre più unanimi: perché la svolta climatica abbia successo occorre ridurre il nostro consumo di carne. Questo non vale solo per l’estero ma anche per la Svizzera. L’agricoltura locale è responsabile di oltre il 13 per cento delle emissioni di gas serra e più della metà provengono dall’allevamento dei bovini per la produzione di carne e latte.
Gli alimenti di origine animale sono da sempre parte integrante della dieta dei cittadini svizzeri. Le preoccupazioni per l’ambiente e il benessere degli animali hanno però un ruolo sempre più importante: «il 63 per cento della popolazione svizzera rinuncia consapevolmente e più volte al mese agli alimenti di origine animale», spiega il Plant Based Food Report 2023 di Coop. «Questa percentuale è aumentata considerevolmente dal 2012 quando ammontava solo al 40 per cento.»
Uno sviluppo accolto con favore da Karola Krell, giurista e direttrice della Swiss Protein Association (SPA), l’associazione settoriale per le alternative alla carne e ai latticini fondata nel 2021.
Signora Krell, lei è avvocato. Come è arrivata a fondare un’associazione nell’industria alimentare?
Sono specializzata in diritto alimentare e lavoro da 15 anni in questo campo con lo studio Foodlex. Oltre alla Swiss Protein Association guido anche altre cinque associazioni nell’industria alimentare. Ho numerosi contatti con diverse imprese. Alcuni anni fa, alcune imprese del settore delle proteine alternative (Planted, l’industria Migros, il gruppo Kündig, Bell/Hilcona) si sono rivolte a me per chiedere una rappresentanza come quella che già esiste per l’industria della carne e del latte.
Interessante: Migros/Micarna è conosciuta soprattutto per la propria carne. Come mai un produttore di carne dovrebbe allearsi con la concorrenza a base vegetale Planted?
L’associazione pone l’accento sulla collaborazione. Non vediamo la situazione come una concorrenza ma come un‘alleanza: la SPA non è contraria ai prodotti di origine animale ma si impegna per la parità di trattamento tra la carne, il latte e le loro alternative. Ci impegniamo per i prodotti alternativi richiesti dai consumatori, tra cui anche quelli di Migros.
Parlate di alternative alla carne e ai latticini. Cosa si intende di preciso con questo termine?
Distinguiamo quattro tipi di prodotti: quelli a base di piante come la soia o i piselli, i prodotti ricavati da processi di fermentazione, i prodotti a base cellulare e rispettivamente coltivati e i prodotti a base di insetti.
E in cosa consiste il vostro impegno a favore di questi prodotti alternativi?
Per iniziare abbiamo elaborato tre prese di posizione: vogliamo poter informare sulle alternative confrontandole con i prodotti a base di carne e latte (labelling), vogliamo promuovere la svolta verso un’alimentazione sostenibile nell’ambito dell’attuale situazione ambientale (sostenibilità) e vogliamo un trattamento paritario nel sovvenzionamento dei produttori di proteine animali e alternative (innovazione). Al giorno d’oggi in agricoltura manca ancora un sostegno sufficiente. Per i contadini è quindi difficile passare dai bovini ai ceci.
Le prese di posizione ci sono. Come lavorate oggi per attuarle?
Collaboriamo con altre organizzazioni che operano soprattutto nel settore della protezione dell’ambiente e degli animali e cerchiamo di scuotere la consapevolezza del pubblico. Oggigiorno circolano anche critiche sulle proteine alternative che le descrivono come poco salutari e non così vegetali come descritte. In questi casi cerchiamo di chiarire i malintesi: non si possono confrontare le mele con le pere. La nostra categoria di prodotti può essere utilizzata come carne o latticini ma non sono la stessa cosa. Svolgiamo anche attività di lobbying in politica e presso le autorità.
Ha menzionato le attività di lobbying. Ai più ricordano attività losche svolte sottobanco.
Sì, dobbiamo pubblicizzare una nuova gamma di prodotti. Andiamo a Palazzo federale e incontriamo consiglieri nazionali ma lo stesso fanno tutti gli altri settori. Le estese attività di lobbying da parte dei settori della carne e del latte esistono da anni e hanno importanti agganci ad esempio grazie all’Unione svizzera dei contadini. In confronto, noi stiamo ancora muovendo i primi passi ma abbiamo anche noi i nostri contatti con politici che vogliono impegnarsi a favore delle nostre richieste. Ad esempio, l’ex consigliera nazionale Meret Schneider ha portato avanti cinque mozioni insieme a noi.
Cosa volete cambiare concretamente? Quali sono i maggiori ostacoli per le proteine alternative?
Entro il 2030 la popolazione svizzera ammonterà a dieci milioni di persone. Dobbiamo decidere cosa mangeremo. L’ostacolo maggiore è proprio il consumatore: la maggior parte mangia oggi carne e latte. Le alternative ammontano ancora a meno del dieci per cento. Non vogliamo che tutti i consumatori diventino vegetariani o vegani, dobbiamo continuare a sfruttare gli animali per la nostra alimentazione. Vogliamo però che i consumatori puntino maggiormente sulle alternative vegetali e considerino le proteine animali come un’eccezione da gustare con moderazione. Insomma, che sia di nuovo la normalità gustare l’arrosto della domenica puntando invece su alimenti di origine vegetale per il resto della settimana. Per questo abbiamo bisogno di prodotti sostitutivi.
Altri ostacoli?
Il prezzo. La maggior parte dei prodotti sostitutivi è più costosa dei prodotti animali. Il latte d’avena costa di più del latte vaccino. Dipende dalle quantità ma anche dal costo delle materie prime. E questi costi dipendono ancora dalla disponibilità in Svizzera e dalle sovvenzioni. Per le proteine vegetali sono disponibili meno sovvenzioni.
Altro?
Forse la cosa più importante: i prodotti devono piacere.
Sì, se no diventa difficile. Per concludere: quali proteine preferisce personalmente?
Sono una tipica flexitariana che segue una dieta equilibrata. Mangio carne, mangio pesce e mangio anche proteine alternative. Come dico sempre: mangio tutto e non metto nulla sul piedistallo.