Negli ultimi anni, l’industria marittima ha riportato alla ribalta numerose soluzioni sostenibili allo scopo di ridurre la sua notevole impronta del CO₂. Un approccio molto promettente è lo sfruttamento dell’energia eolica a sostegno del motore delle navi.
In breve:
Autore: Georg Haas
Le grandi navi come le gigantesche portacontainer, le navi da carico, le navi da crociera e i traghetti per persone e automobili contribuiscono in maniera importante all’inquinamento ambientale ed emettono quantità notevoli di sostanze dannose. Il trasporto navale è responsabile di circa il 3 per cento delle emissioni globali di gas serra che corrisponde a circa una volta e mezza le emissioni di tutta la Germania. Per riuscire a rispettare l’Accordo di Parigi, l’industria marittima deve azzerare le proprie emissioni di CO₂ entro il 2050. Attualmente, il carburante più utilizzato è l’olio pesante che causa considerevoli emissioni di sostanze nocive.
Pyxis Ocean: pioniera dei moderni trasporti a vela
La Pyxis Ocean, una portarinfuse di 230 metri, è una delle prime moderne navi cargo dotate di grandi vele. Non si tratta di vele tradizionali in stoffa bensì di grandi ali di metallo o di materiali compositi leggeri e robusti alte 37 metri che possono essere montate sulle navi anche in un secondo momento. Le Windwings si adattano automaticamente alla direzione del vento e possono essere ritratte in caso di necessità. Il loro design è basato su una tecnologia utilizzata anche per la America’s Cup.
La tecnologia Windwing, sviluppata da BAR Technologies a Portsmouth, permette di ridurre il consumo di carburante delle navi anche del 30 per cento ed è adatta al montaggio su navi cargo già esistenti. Durante il suo viaggio inaugurale da Singapore al Brasile, la Pyxis Ocean ha dimostrato che è possibile realizzare un risparmio significativo di carburante: fino a tre tonnellate di olio pesante al giorno. Particolarmente notevole è anche il fatto che la nave, durante i viaggi di test, ha potuto raggiungere una velocità di crociera di oltre cinque nodi e mezzo anche a motori completamente spenti.
John Cooper, il responsabile di BAR Technologies, vede una svolta importante nell’utilizzo dell’energia eolica sulle navi cargo: una svolta non solo sostenibile ma anche economicamente vantaggiosa. Cooper prevede che entro il 2025 circa la metà di tutte le nuove navi saranno dotate di un sistema a energia eolica.
Ricercatori svedesi sviluppano una nave cargo a energia eolica
Parallelamente alla Pyxis Ocean, la Königliche Technische Hochschule (KTH) di Stoccolma lavora a un progetto che in futuro permetterà di offrire spostamenti per mare a emissioni zero. In collaborazione con Wallenius Marine e con la SSPA, la KTH sviluppa Oceanbird, una nave per il trasporto di auto che può contenere fino a 6000 veicoli ed è alimentata esclusivamente tramite energia eolica.
Questa nuova nave cargo sarà dotata di vele alte 80 metri, robuste e aerodinamicamente ottimizzate. La Oceanbird raggiunge così un’altezza totale di 105 metri che attualmente la rende la nave più alta al mondo. Le vele sono costruite in metallo o in materiali compositi e gestite tramite avanzate simulazioni al computer per garantire una prestazione ottimale. I ricercatori ritengono che queste navi potrebbero ridurre le emissioni di CO₂ dell’80-90 per cento.
Il futuro dei trasporti marittimi
L’introduzione di navi cargo alimentate con energia eolica rappresenta una sfida non solo in termini tecnici ma anche dal punto di vista economico e culturale. È necessario il gradimento da parte di armatori, commercianti e infine anche dei consumatori che dovranno essere pronti ad accettare tempi di consegna più lunghi in cambio dei vantaggi ecologici sugli acquisti.
Nonostante gli ostacoli, il successo del primo viaggio della Pyxis Ocean dimostra che l’integrazione dell’energia eolica nel moderno trasporto marittimo è fattibile ed efficace. L’energia eolica potrebbe quindi avere un ruolo chiave per ridurre le emissioni e garantire un futuro più sostenibile.