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#NOISIAMOILFUTUROL’impianto fotovoltaico agricolo che combina lamponi ed energia solare

02.08.24 - 11:00
David Eppenberger
I moduli dell’impianto fotovoltaico agricolo di Insolight offrono ai lamponi un’ombreggiatura a terra omogenea di circa il 50 per cento.
I moduli dell’impianto fotovoltaico agricolo di Insolight offrono ai lamponi un’ombreggiatura a terra omogenea di circa il 50 per cento.
L’impianto fotovoltaico agricolo che combina lamponi ed energia solare
Nella sua impresa agricola, l’agricoltore biologico svizzero Heinz Schmid di Gelfingen nel Canton Lucerna combina con successo la coltivazione dei lamponi e la produzione di energia solare grazie a un impianto solare agricolo. Anche in Austria vengono portati avanti interessanti progetti.

In breve:

    • Il modello agricolo-solare mira a un doppio sfruttamento delle superfici agricole: grazie a luce e ombra vengono prodotti energia solare e alimenti.
    • Grazie al suo pionieristico impianto, Heinz Schmid mira a sostenere la diffusione degli impianti agro-fotovoltaici in Svizzera nei prossimi anni.
    • Alla fine del 2024, anche l’Austria presenterà il suo primo impianto fotovoltaico agricolo costruito dalla Österreichischen Bundesbahn.

di Julia Gerber

Già dieci anni fa, l’agricoltore biologico e pioniere tecnologico Heinz Schmid ha avuto per la prima volta l’idea di sfruttare l’energia solare per la coltivazione delle bacche. Nel 2022 ha finalmente potuto presentare una richiesta preliminare alle autorità cantonali per tre diversi progetti. In luglio del 2022, il Consiglio federale ha sorprendentemente approvato l’utilizzo di impianti fotovoltaici agricoli nella legge sulla pianificazione territoriale e nel 2023 sono quindi iniziati i primi lavori di edificazione. Dalla metà dell’anno è iniziata la produzione elettrica. L’impianto di Schmid è il più grande a livello svizzero ad essere installato sopra una superficie per la produzione di frutta.

Tre sistemi fotovoltaici a confronto

L’impianto fotovoltaico agricolo di 7200 metri quadri dell’agricoltore biologico Heinz Schmid sviluppa una potenza complessiva di 500 chilowatt (kW) di energia solare. Per confronto: un impianto solare medio installato in una casa unifamiliare sviluppa circa 10 kW. Qui «Agroscope» testerà nei prossimi tre anni tre differenti sistemi fotovoltaici agricoli sopra le colture di lamponi. I punti principali sono le cifre relative a raccolto, crescita e qualità dei lamponi. I partner del progetto sono unanimi: la produzione di lamponi di qualità elevata è l’elemento di maggiore importanza.

Per scoprire quale sistema fotovoltaico funziona meglio per la coltivazione dei lamponi, ne verranno testati e analizzati tre differenti. Agroverti, sviluppato internamente da «Oberfeld Energie GmbH», monta moduli verticali su una struttura rinforzata in legno. Il sistema della start-up svizzera «Insolight» è invece montato su una struttura metallica e dispone di un sistema di ombreggiatura dinamico. Il terzo impianto è prodotto dall’impresa specializzata in energia solare «Megasol» e punta su moduli orientabili. Il confronto tra i sistemi fornirà importanti informazioni che sosterranno la diffusione degli impianti fotovoltaici agricoli in Svizzera.

La vera sfida sono le condizioni meteorologiche

Secondo Heinz Schmid, ci sono già importanti indicazioni che fanno pensare che sia più facile creare il giusto microclima sotto i moduli. In generale, dovrebbe essere meno umido e ciò permette di diminuire le malattie delle piante, di mantenere temperature inferiori e di ottenere raccolti maggiori. A metà luglio Schmid ha spiegato: «Siamo arrivati al raccolto. L’ente di ricerca ha analizzato differenti parametri così che in autunno o in inverno saranno pubblicate le prime tendenze.» Tuttavia, una delle sfide principali per la coltivazione dei lamponi sono sempre le condizioni meteorologiche.

Gli impianti fotovoltaici agricoli mostrano grande potenziale

Per il consigliere cantonale del Cantone di Lucerna, Fabian Peter, progetti come questo mettono in luce il potenziale delle energie rinnovabili in particolare per quanto riguarda l’indipendenza energetica, la sicurezza dell’approvvigionamento e il raggiungimento degli obiettivi climatici. La combinazione tra produzione di energia e produzione di alimenti è ideale anche dal punto di vista del programma per la riduzione delle emissioni in agricoltura del Canton Lucerna «Offensive Spezialkulturen». È evidente che in Europa c’è ancora ampio potenziale per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici agricoli. In altre parti del mondo, ad esempio in Giappone, questa tecnologia è già molto diffusa. Laggiù vengono già coltivate circa 180 differenti colture agricole in oltre 3500 impianti.

In Austria le galline razzolano tra gli impianti fotovoltaici

Nel frattempo in Austria la Österreichische Bundesbahn (ÖBB), la compagnia ferroviaria nazionale, sta costruendo a St. Georgen am Längsee nel Land di Kärnten il suo primo impianto fotovoltaico agricolo. Il progetto prevede che l’impianto, che sorge lungo i binari, produca energia ecologica e al contempo fornisca zone d’ombra per gli animali. 6000 polli e 60 pecore razzoleranno nell‘area. È inoltre previsto che vengano piantati alberi e arbusti fioriti per promuovere la biodiversità. L’impianto, della dimensione di sei ettari, verrà terminato entro la fine del 2024 e dovrebbe produrre ogni anno 15 GWh di elettricità che corrispondono a 3800 viaggi in Railjet tra Vienna e Salisburgo. L’elettricità verrà immessa direttamente nella rete delle ferrovie e ciò contribuirà a sua volta a raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti dalle ÖBB. Il primo degli obiettivi stabilisce che entro il 2030 il grado di approvvigionamento con energia pulita autoprodotta debba ammontare all’80 per cento.

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