La cooperativa agricola solidale Pura Verdura coltiva nel bel mezzo di Zurigo circa 35 differenti varietà di verdure. Chi aiuta a seminare e raccogliere beneficia di uno sconto sul prezzo dell’abbonamento.
In breve
di Adrian Schräder
A guardarsi attorno con un paraocchi, si potrebbe pensare di essere in piena campagna: i campi di Pura Verdura, nel bel mezzo del Kreis 8 di Zurigo, sono davvero idilliaci. Su circa un ettaro di superficie, la cooperativa agricola solidale coltiva le proprie verdure poco sopra il giardino botanico e direttamente accanto alla fattoria Wynegg.
Il raccolto viene suddiviso ogni settimana tra i soci. Ogni giovedì, le 160 famiglie partecipanti ricevono una borsa piena di verdure fresche e di stagione che possono ritirare in uno dei sette punti di raccolta sparsi per la città.
Come funziona? I membri della cooperativa pagano in anticipo una tassa annuale per i costi di gestione. In cambio ricevono una parte di tutte le verdure prodotte. E chi decide di dare una mano nei campi riceve uno sconto sull’abbonamento. La cooperativa si basa quindi sull’impegno finanziario e fisico dei propri soci nonché sul lavoro di un piccolo gruppo direttivo che conta tre giardinieri impiegati a tempo pieno tra cui Noe Schlatter.
Noe, cos’è esattamente Pura Verdura?
Noe Schlatter: Una cooperativa che dal 2019 produce verdura fresca grazie al lavoro dei suoi soci in due campi nel Kreis 8.
Da dove arriva l’idea di un abbonamento attivo?
C’erano già dei modelli come l’Ortoloco di Dietikon. Il concetto di solidarietà è naturalmente in primo piano ma senza l’aiuto dei soci molti dei lavori necessari sarebbero impossibili da svolgere.
Per ridurre il costo dell’abbonamento è possibile dare una mano nei campi. Cosa succede se qualcuno vorrebbe aiutare a seminare ma soffre di dolori alle ginocchia?
Non c’è problema. È possibile selezionare liberamente in che settore lavorare: nei campi, nella serra, nell’imballaggio o nel trasporto delle borse di verdura, come aiutante alla Seefeldfest o alla Ackerfest. Abbiamo una piattaforma digitale in cui ognuno può selezionare le proprie ore di lavoro in tutta semplicità.
Cosa coltivate qui?
Solo durante la scorsa estate abbiamo coltivato 35 varietà differenti di verdure. Ogni anno prepariamo un piano di coltivazione chiaro e strutturato.
Chi decide cosa verrà piantato?
Ogni anno inviamo un sondaggio ai nostri membri per capire come possiamo soddisfare al meglio le loro necessità e i loro desideri.
E cosa vogliono i vostri soci?
I prodotti preferiti sono gli stessi come in tutta la Svizzera: carote, pomodori, cetrioli, zucchine. Cerchiamo quindi di coltivarne in abbondanza. Inoltre piantiamo anche bietole, porri, differenti varietà di cavolo, taccole, fagioli, edamame, finocchi e mais dolce.
I campi hanno un aspetto particolare qui. Coltivate anche varietà che non si trovano nei negozi come Migros o Coop?
Per noi non si tratta di coltivare varietà di verdure particolarmente rare. Vogliamo semplicemente far sì che i nostri membri possano ricevere tutto l’anno gustose verdure di stagione. Ma facciamo volentieri anche qualche esperimento: attualmente stiamo coltivando dello yacón.
Yacón?
Sì, si tratta di un tubero che nella forma ricorda un po’ la patata dolce. La polpa però è bianca, croccante e succosa e per consistenza ricorda un po’ il cetriolo. Si può mangiare anche crudo.
Non saprei proprio come prepararlo. Esiste una hotline per le ricette?
(Ride) No, ma per questo genere di cose il lavoro nei campi è l’ideale. Mentre lavoriamo parliamo molto di cibo. Ci scambiamo consigli e astuzie per la cucina e anche tante nuove ricette. Inoltre esiste anche una rubrica apposita sulla nostra homepage.
Un abbonamento per le verdure come ispirazione per una cucina creativa?
Direi di sì. Occorre cimentarsi personalmente con le verdure per non dover più ritrovarsi al supermercato a chiedersi se questa o quella verdura siano di stagione.
Quanto è importante la sostenibilità?
Direi che è un principio fondamentale. La stagionalità è dettata dai ritmi della natura. Inoltre impieghiamo pochissimi concimi artificiali e sono tutti certificati bio. Coltiviamo i nostri campi secondo il principio della rotazione delle colture così che il suolo non soffra e resti produttivo. Dopo aver raccolto il cavolo bianco e quello rosso in ottobre, piantiamo legumi come sovescio e ci prendiamo sura della biodiversità in tutta l’area.
Ulteriori informazioni su puraverdura.ch.