L’impresa svizzera BeeSmart ha sviluppato un baby-monitor per api che permette agli apicoltori di prendersi cura al meglio dei propri alveari. L’impresa mira inoltre a diffondere tra la popolazione la consapevolezza dell’importanza delle api grazie a un’apposita app.
In breve
Il giovane apicoltore Dominik Zosso sfodera il suo smartphone. Clicca su uno degli alveari che compaiono sul display. Tutte le informazioni sulle sue api sono disponibili all’interno dell’app. Il 38enne appartiene a una nuova generazione di apicoltori che gestiscono le loro api in modo innovativo: un approccio naturale e al contempo digitale.
Api per la biodiversità
L’interesse per le api si è risvegliato in Zosso grazie a un incontro con un rappresentante di Free the Bees. L’associazione mira a promuovere le popolazioni di api libere oltre alla classica apicoltura mirata alla produzione di miele. «Dopo manzi e maiali, le api mellifere sono gli animali da reddito più importanti», viene spiegato negli statuti. «L’estinzione delle api avrebbe conseguenze catastrofiche per l’uomo e la natura.»
Anche le Nazioni Unite sono dello stesso parere: «quasi il 90 per cento delle specie vegetali selvatiche che producono fiori a livello mondiale è totalmente o parzialmente dipendente dall’impollinazione da parte degli animali», scrivono in occasione della giornata mondiale delle api. «Dalle api dipendono anche più del 75 per cento delle coltivazioni di alimenti a livello mondiale e il 35 per cento delle superfici agricole nel mondo.» Il tasso di mortalità delle api è però attualmente da 100 a 1000 volte superiore rispetto al normale.
Ventuno sciami di api
Zosso si è immediatamente attivato: in un’area di bosco nel Canton Berna appartenente alla sua famiglia ha creato uno spazio abitativo naturale per le api. Un anno più tardi sono arrivate le prime api e due anni dopo erano tutte morte. «Non sapevo cos’era successo», spiega l‘apicoltore «e ho cominciato a chinarmi seriamente sul tema.» La sua conclusione: ha deciso di mantenere l‘approccio naturale per la gestione delle api promosso da Free the Bees senza però rinunciare completamente alla gestione.
Da marzo 2024 Zosso ha sistemato ventuno colonie di api nelle loro apposite cassette in tre differenti siti nel Canton Friburgo. «La maggior parte degli agricoltori era entusiasta quando ho chiesto se potessi sfruttare una parte del loro terreno», spiega. Le api sono parte integrante della natura e promuovono la biodiversità. Per ringraziarli, quest’estate Zosso ha regalato loro un paio di vasetti del suo primo miele.
Gestione tramite un’app svizzera
L‘app che Zosso utilizza per il suo lavoro di apicoltore è sviluppata da un’impresa svizzera. BeeSmart mira non solo a sostenere gli apicoltori nel loro lavoro ma anche a promuovere lo scambio tra apicoltori e popolazione: «vogliamo spiegare alla popolazione quanto siano importanti le api e sensibilizzarla in merito.» Sulla mappa è possibile visualizzare gli apicoltori registrati nelle varie regioni e anche gli sciami di api possono essere registrati sull‘app.
Zosso utilizza BeeSmart principalmente per la gestione dei suoi 21 sciami di api. «L’app è fantastica», spiega. In pochi click ottiene una panoramica dei compiti da svolgere nei singoli alveari.
BeePhone invece di babyphone
Ogni settimana, Zosso si reca dalle sue api per un breve controllo. Ogni mese deve prendersi una mezza giornata per ispezionare i singoli alveari. L’apicoltura è complessa: differenti organismi nocivi possono uccidere gli insetti e le api vivono ogni anno differenti fasi. «Anche gli apicoltori con decenni di esperienza imparano sempre qualcosa di nuovo», spiega Zosso. Prendersi cura delle api per alcuni aspetti è come crescere un bambino.
Così la pensa anche BeeSmart. Gli sviluppatori dell‘app hanno sviluppato uno strumento chiamato «BeePhone». Questa scatolina gialla viene piazzata all’interno degli apiari e fornisce all’apicoltore dati in tempo reale. «Durante la stagione della sciamatura gli apiari devono essere aperti più sovente per riconoscere per tempo gli sciami», spiega BeeSmart. Ogni apertura degli apiari ha un impatto importante sulla popolazione di api.
Informazioni sugli sciami tramite notifiche push
Con l’aiuto dell‘intelligenza artificiale, Il BeePhone analizza i dati dell’alveare. Non appena i dati mostrano che le api stanno per sciamare, l’apicoltore riceve una notifica push. «In questo modo gli apicoltori non si perdono nessuna sciamatura e si risparmiano viaggi inutili agli apiari», spiega BeeSmart. Oltre ai dati sugli sciami, il BeePhone fornisce informazioni sulla temperatura interna e la relativa umidità dell’aria. Attualmente i primi cento dispositivi sono in fase di test. Il loro sviluppo è sostenuto tra gli altri anche da Swisscom e dalla Fondazione Svizzera per il clima.
«Per lavorare con le api bisogna essere rilassati e silenziosi», risponde Dominik Zosso alla domanda su cosa gli piace di più del suo lavoro come apicoltore. «Altrimenti se ne accorgono subito.» Le app come BeeSmart lo aiutano a mantenere la necessaria serenità.