ZURIGO/BASILEA - Con un nuovo sistema di rilevamento un biologo basilese intende studiare la diffusione del gatto selvatico in Svizzera. Il nuovo metodo, che sfrutta l'attrazione esercitata sull'animale dal profumo di valeriana e si avvale di esami del DNA, viene testato nella regione del Giura.
Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è un animale che caccia di notte ed è estremamente difficile da osservare in natura. Spesso può inoltre venire confuso con esemplari di gatti domestici inselvatichiti. Gli unici studi scientifici finora effettuati in Svizzera hanno mostrato che il piccolo felino è presente nella parte occidentale del Giura, afferma il biologo basilese Darius Weber.
Weber ha presentato oggi il suo progetto nel parco naturale di Langenberg (ZH), che appartiene alla città di Zurigo e che sostiene il progetto finanziariamente. Il nuovo metodo di rilevamento viene testato nel cantone di Basilea-Campagna, ma potrebbe essere esteso anche ad altre regioni.
Per determinare la presenza dell'animale il biologo ha distribuito su una superficie di 61 chilometri quadrati 120 bastoni piantati nel terreno e intrisi di una tintura alla valeriana. Al loro passaggio i gatti sono attratti dall'odore e si sfregano contro il bastone, lasciando sul posto dei peli.
Per distinguere un gatto selvatico da uno domestico era necessario in passato confrontare le dimensioni del cranio. La nuova metodologia si avvale invece di esami del DNA. Con l'aiuto delle società di caccia della regione interessata, Weber esaminerà ogni 14 giorni i punti di controllo, che in alcuni casi saranno pure dotati di macchine fotografiche che reagiscono a fotocellule.