Attualmente è necessario andare in farmacia anche per i medicamenti non soggetti a prescrizione medica. Ma le cose potrebbero cambiare a breve
BERNA - Antidolorifici, pomate e preparati galenici. Per qualunque medicamento oggi bisogna andare in farmacia, che sia sotto prescrizione medica o meno. L'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic potrebbe però consentire a partire dal 2019 la vendita al dettaglio nei supermercati. È quanto riporta il Tages-Anzeiger, citando la revisione della legge federale sui medicamenti e i dispositivi medici prevista per il 2018.
Le catene dei negozi possono presentare a Swissmedic la proposta dei prodotti che vorrebbero presentare sui loro scaffali. Migros desidererebbe assorbire tutta la linea dedicata alla muscolatura, dolori articolari e reumatici, così come gli antidolorifici a base vegetale con polvere di corteccia di salice. Sulla “lista dei desideri” sono presenti anche i rimedi gastrointestinali per iperacidità e bruciore di stomaco, lassativi a base di erbe, prodotti vitaminici, gocce per gli occhi secchi e rimedi per eczema e psoriasi.
«Vogliamo le stesse condizioni dei tedeschi» - Attualmente molti di questi rimedi vengono acquistati oltre confine, in quanto molto più convenienti a livello di costo. «La colpa è la mancanza di concorrenza sui prezzi», ha detto al Tages-Anzeiger Martin Schläpfer, a capo della Direzione della politica economica presso Migros. La vendita di farmaci nei supermercati potrebbe cambiare le cose. «Vorremmo avere pari condizioni con la Germania» ha aggiunto Schläpfer.
L’avvertimento delle farmacie - Affinché la vendita nei supermercati possa essere autorizzata, alcuni prodotti dovrebbero subire un “cambio di categoria”. È su questo punto che i farmacisti sono in disaccordo: molti prodotti necessitano di una consulenza specialistica prima di essere assunti. Se la posologia corretta non dovesse essere rispettata, potrebbero causare danni alla salute.
«Nei negozi non ci sarebbe nessuno in grado di consigliare i consumatori», avverte Marcel Mesnil, Segretario generale di Pharmasuisse. «I clienti - continua - potrebbero essere indotti in errore da "pseudo farmaci" che promettono un effetto realisticamente non possibile».
Solo prodotti compatibili con il "self-service" - L'associazione farmacisti mette in guardia anche sugli effetti collaterali in caso di combinazione tra farmaci diversi. In Germania è stato ad esempio riscontrato che alcuni medicamenti contro la depressione e gli sbalzi d’umore possono indebolire l'effetto della pillola anticoncezionale. Ma Jürg Maurer, vicecapo della Direzione della politica economica presso Migros, non è preoccupato: «I farmaci sono adatti per il self-service».