Per Dietrich Weidmann, la misura, introdotta anche a Bellinzona, è arbitraria. Le FFS: «Non serve un'autorizzazione»
ZURIGO - Dietrich Weidmann è un candidato Verde liberale al Consiglio comunale di Uster (ZH) ed è un non fumatore. Se passaste per la stazione di Stadelhofen, però, lo vedreste invitare i passanti ad accendersi una sigaretta.
«Questo divieto non è valido. Può fumare dove vuole», l’abbiamo sentito dire a una pendolare che, in osservanza al divieto di fumo introdotto in un’area della stazione zurighese, spegneva diligentemente la sua sigaretta prima della linea blu.
Per Weidmann, con il loro progetto pilota - avviato il 1° febbraio scorso anche a Bellinzona - le FFS violano la libertà personale: «Dovrebbero occuparsi del loro servizio di trasporto, non fare i guru della salute del popolo o i moralisti», sostiene.
A suo avviso, simili divieti di fumo all’aperto e nel territorio della Città di Zurigo vanno un po’ troppo oltre. Per questo il verde liberale ha intentato un’azione legale presso il tribunale distrettuale della città sulla Limmat contro il «divieto arbitrariamente decretato dalle FFS».
Il portavoce delle FFS Reto Schärli sottolinea dal canto suo che il progetto si limita alle superfici gestite dalle ferrovie: «I viaggiatori che non si attengono al nuovo regolamento vengono avvicinati con gentilezza e glielo si fa notare - assicura -. Per questo non c’è bisogno di alcuna autorizzazione giudiziaria».
Il portavoce evidenzia che le zone senza fumo hanno un effetto positivo sulla sicurezza e la pulizia e, di riflesso, sulla qualità dell’esperienza dei passeggeri in stazione. Le FFS, conclude, stanno raccogliendo i pareri dei clienti a riguardo.
Il non fumatore pro fumatori Weidmann, però, è pronto ad andare fino al Tribunale federale per le sue idee: «Chi può muoversi in uno spazio pubblico così centrale deve potervi anche fumare», afferma.