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BERNAL'allarme di MeteoSvizzera: «Sempre più caldo e meno neve, abituiamoci»

13.11.18 - 12:00
Queste le previsioni a lungo termine degli scenari climatici per i prossimi decenni
tipress
L'allarme di MeteoSvizzera: «Sempre più caldo e meno neve, abituiamoci»
Queste le previsioni a lungo termine degli scenari climatici per i prossimi decenni

Clima sempre più asciutto e caldo in Svizzera, ma anche diminuzione delle nevicate e aumento delle forti piogge: queste le previsioni a lungo termine degli scenari climatici per i prossimi decenni elaborati dagli esperti di MeteoSvizzera e del Politecnico federale (ETH) di Zurigo.

Questi scenari, elaborati su mandato della Confederazione, servono da base per la strategia in materia. «Dobbiamo convivere con i cambiamenti climatici e adattarci», ha dichiarato oggi davanti ai media riuniti a Zurigo Andreas Fischer, responsabile presso MeteoSvizzera del progetto "Scenari climatici CH2018".

Gli esperti non usano mezzi termini: se non si prendono misure, gli agricoltori saranno costretti a irrigare i suoli aridi, le notti tropicali rovineranno sempre più il sonno alla popolazione e i proprietari di immobili dovranno lottare contro le inondazioni. Le previsioni - sottolineano gli esperti - confermano e completano quanto già noto e mettono in evidenza quattro principali cambiamenti per il clima della Svizzera verso la metà di questo secolo.

Estati asciutte e canicolari - A lungo termine i quantitativi di precipitazioni in estate diminuiranno, mentre con l'aumento delle temperature crescerà l'evaporazione. I suoli diventeranno perciò più aridi. Da giugno ad agosto la temperatura dell'aria vicina al suolo è destinata ad aumentare in media da 2,5 a 4,5 gradi centigradi rispetto ad oggi. Nel contempo si registrerà fino a un quarto di precipitazioni in meno.

Come se non bastasse, le temperature massime aumenteranno in modo molto più marcato delle temperature medie. Le ondate di caldo - con temperature nelle giornate più calde da 2 a 5,5 gradi centigradi sopra i livelli attuali - diventeranno più frequenti ed estreme. Le estati canicolari come quelle del 2003 e 2018 potranno quindi diventare la norma.

Forti piogge e meno neve - Gli eventi con forti precipitazioni sono inoltre destinati ad aumentare di frequenza e di intensità. Nel giorno più piovoso dell'anno la quantità di precipitazioni sarà in media di circa il 10% superiore a quanto viene misurato attualmente.

Anche gli inverni saranno più caldi, con un aumento medio della temperatura fra i 2 e i 3,5 gradi centigradi. Nella stagione fredda ci saranno più precipitazioni, ma non sotto forma di neve. A basse quote la quantità di neve si ridurrà di circa la metà rispetto ad oggi. L'isoterma di zero gradi è peraltro destinato a salire dagli attuali 850 a 1500 metri di quota.

Limitare il riscaldamento globale - Gli esperti hanno studiato la possibile evoluzione nei prossimi cento anni e ritengono che con provvedimenti adatti sia possibile contenere il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali.

«Con una protezione coerente del clima, entro la metà di questo secolo si potrebbero evitare circa la metà, ed entro la fine del secolo i due terzi dei possibili cambiamenti climatici in Svizzera», afferma Reto Knutti, ricercatore in climatologia all'ETH di Zurigo.

Anche nel migliore dei casi, il riscaldamento globale potrà però essere soltanto limitato. È per questo che la Svizzera punta anche su una efficiente politica di adattamento ai cambiamenti climatici, che sarà elaborata sulla base di questi scenari.

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COMMENTI
 

sedelin 6 anni fa su tio
quando l'uomo scoparirà dalla terra, essa finalmente ricomencerà a vivere sana.

siska 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
....arriverà...arriverà l'anno del "montone".....scherzi a parte caro/a sedelin, la terra freme é vorrebbe favorirsi a se stessa un bello scrolling un ottimo scrubbing e lasciare andare la pacia mama e re-iniziare una nuova vita con altre speci viventi...noi siamo di troppo oramai e siamo una brutta specie vorace vivente. Già il semplice fatto di doversi nutrire se non il corpo muore non é un'ottima chance di progresso della specie. Mia umana considerazione anche se non piacerà.

Liberopensiero 6 anni fa su tio
Cosi eviteremo di volare in altri luoghi per cercare il caldo....meno voli, meno inquinamento.....e le temperature sì riabbasseranno! Semplice

Bandito976 6 anni fa su tio
A chi dice che si abitua non ha fatto i conti con la salute. Respirando micro particelle, alimentazione contaminata, niente piú stagioni, credete che il corpo umano si abitua? Ne dubito. Il nostro organismo come i muscoli hanno bisogno della natura e di quello che la circonda. Se si ammala? Lascio a vuoi le conseguenze.

moma 6 anni fa su tio
Belle queste immagini altamente provocanti e contrastanti, il caldo con il desolato secco e poi il freddo e la neve. Il tutto in pochi giorni.

seo56 6 anni fa su tio
Bene!!

Tato50 6 anni fa su tio
Vendesi fresatrice in ottimo stato ;-))

Shion 6 anni fa su tio
L'avevano detto già 15 anni fa me lo ricordo bene. Ora siamo puniti e il ticinese è l'ultimo in classifica di contributo individuale, vedi massivo utilizzo di macchinari a benzina, velivoli, trasporti evitabili, ecc ecc ecc.

GI 6 anni fa su tio
significa meno consumo di "energia" e, di riflesso anche meno inquinamento.....in fondo ci sono paesi dove l'inverno non c'è e non vivono poi così male....

roma 6 anni fa su tio
Ottimo! Fine dei reumatismi.

francox 6 anni fa su tio
Esattamente quello che predicevano gli scienziati 30 anni fa. Dicevano che 1,5 gradi di aumento medio sarebbero stati distruttivi per molti ecosistemi. E dicevano anche che se smettessimo completamente di inquinare, ci sarebbe un'isteresi che durerebbe decenni. Se avevano ragione su tutto, non la vedo mica tanto bene.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a francox
In realtà era facile prevedere, bastava leggere la storia climatica del pianeta per capire che ciclicamente il pianeta ha SEMPRE avuto dei cambiamenti climatici e territoriali. Se sulle nostre montagne troviamo i fossili di conchiglia vuol dire che una volta vi era acqua, visto che posso fare anch'io lo scienziato. ;o))))

francox 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Con la differenza che stavolta siamo quasi in 10 miliardi, e se se ne devono spostare 2 o 3 che abitano sulle coste, siamo tutti nella palta fino al collo.

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Hei, scenziato...sulle nostre montagne trovi i fossili di conchiglie perchè le rocce che formavano i fondali marini sono state sollevate a causa di sforzi tettonici. Quasi tutte le montagne che vedi oggi, una volta erano fondali marini.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Immagino che dal'alto della tua immensa conoscenza non ti sia accorto di confermare quanto cercavo di dire, cioè che il pianeta si modifica da solo cioè anche SENZA l'intervento dell'uomo, ma dall'alto della tua conoscenza vedo che non ci sei arrivato, quindi almeno rispetto la tua conoscenza dovrei definirmi scienziato, oppure vorresti affermare che la colpa è dell'uomo?!!

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Se quest'inverno nevicherà poco, è certamente colpa dei continenti che si sono spostati.

streciadalbüter 6 anni fa su tio
Il tempo fa quello che vuole.Come dicono i veneti:il tempo,il c..lo e i siori,i fan quel che i vuol lori.
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