Le micro-tratte aeree criticatissime nel mondo, in Svizzera ne abbiamo parecchie (per esempio Zurigo-Lugano). L'esperto: «Più politica che guadagni»
ZURIGO - 40 minuti di volo e 69 € per percorrere 150 km, la mini-tratta aerea di Lufthansa Norimberga-Monaco di Baviera non va proprio giù agli ambientalisti tedeschi.
Per alcuni esponenti del mondo della politica, scrive Die Welt, si tratta di «un'assurdità ecologica ed economica» e ne chiedono la soppressione.
E se, nella grande Germania, è un caso relativamente eccezionale, nella nostra piccola Svizzera di micro-tratte come quella ce ne sono parecchie.
Qualche esempio? Il volo Swiss Zurigo-Sion, 70 franchi per 45 minuti di volo. Se si volesse prendere il treno basterebbero 50 franchi (in seconda e con il metà prezzo) e circa 2 ore e mezza di viaggio. Stando alla compagnia elvetica si tratta di voli essenziali per la tratta, con scalo a Zurigo, Sion-Londra.
I voli super-brevi comunque sono prassi per Swiss: oltre a quelli giornalieri Zurigo-Ginevra ci sono anche quelli su Agno. «L'obiettivo è di garantire anche alla Svizzera italiana e a quella romanda la possibilità di usufruire dei voli dall'hub principale di Kloten», ha spiegato l'azienda a 20 Minuten, senza svelare se queste tratte siano effettivamente redditizie.
Ma la politica, che ne pensa? I socialisti e i verdi sono parecchio critici: «Sono talmente sbilanciati dal punto di vista delle emissioni che bisognerebbe renderli illegali», commenta il socialista al Nazionale Thomas Hardegger che ha presentato un'iniziativa affinché i biglietti aerei debbano sempre essere meno vantaggiosi di quelli ferroviari.
Non ci sta nemmeno Irène Kalin (Verdi): «Con tutto quello che dovremo fare per proteggere il clima nei prossimi anni, questi voli sono assolutamente scandalosi», chiosa.
«Sono tratte aeree con motivi politici»
Lugano-Zurigo, può davvero essere redditizia? Non ne è convinto l'esperto di aviazione Andreas Wittmer dell'Università di San Gallo: «Questa e altre micro-tratte sono state istituite seguendo un'ottica più politica che utilitaristica: semplicemente non si vuole che il Ticino sia “disconnesso” dalla rete aerea nazionale». Ma dal punto di vista ecologico, la faccenda ci sta? «Le compagnie aeree devono valutare bene le conseguenze delle loro scelte, devono prendere sul serio la tutela del clima e decidere se per loro è una cosa etica o meno».