Cinque dei nove nosocomi a vocazione locale saranno ridotti a centri per urgenze con alcuni letti. 60-70 posti saranno cancellati, ma il taglio dovrebbe avvenire tramite fluttuazioni naturali
SAN GALLO - Il Canton San Gallo si appresta a ristrutturare da cima a fondo la propria rete di ospedali regionali, che generano deficit di decine di milioni di franchi. Secondo un progetto posto in consultazione oggi dal Consiglio di Stato, cinque dei nove nosocomi a vocazione locale saranno ridotti a centri per urgenze con alcuni letti. Il processo dovrebbe iniziare nel 2022 e concludersi nel 2027.
La maggior parte del personale dovrebbe trovare impiego in altri ospedali. Tuttavia 60-70 posti saranno cancellati, ma il taglio dovrebbe avvenire tramite fluttuazioni naturali.
La popolazione delle regioni toccate è già stata informata negli scorsi mesi sulle ragioni e le linee guida della ristrutturazione. Il provvedimento, agli occhi del consiglio di amministrazione (cda) dell'Associazione ospedaliera del Canton San Gallo, è inevitabile per ragioni economiche. Secondo un rapporto del cda dello scorso mese di maggio, sugli ospedali regionali pesa la minaccia di un deficit strutturale di 70 milioni di franchi.
La realtà conferma le pessime previsioni. In settembre il Gran Consiglio ha dovuto votare un prestito di 9,7 milioni di franchi per i nosocomi di Wil e Wattwil confrontati a bisogni finanziari impellenti.
Il Consiglio di Stato prevede che il parlamento potrà occuparsi del dossier al più presto nella sessione del prossimo mese di aprile. La ristrutturazione concerne gli ospedali di Altstätten, Flawil, Rorschach, Walenstadt e Wattwil.
Un precedente tentativo di ampia ristrutturazione ospedaliera, alla fine degli anni Novanta, in un contesto di finanze pubbliche in crisi, era stato accantonato perché aveva sollevato resistenze enormi. Il progetto era costato il posto in governo al capo del Dipartimento cantonale della sanità Anton Grüninger (PPD).
All'interno di un pacchetto di risparmi per complessivi 98 milioni di franchi, il Consiglio di Stato aveva tra l'altro previsto la chiusura dei nosocomi di Wil e Rorschach, che avrebbe consentito minori spese per 12 milioni. Il progetto, che contemplava pure l'abbandono dei reparti di maternità degli ospedali regionali di Walenstadt e Altstätten, aveva immediatamente sollevato aspre proteste. In pochi mesi una petizione aveva raccolto 75'000 firme, un record per il cantone.
Il Consiglio di Stato aveva allora fatto marcia indietro. Ciò nonostante la politica condotta da Grüninger ha continuato a suscitare critiche e all'inizio del 2004 il popolo non lo ha riconfermato in governo.