Le persone soggette all'obbligo di leva che sono state rimandate per vari motivi sono state 1580.
Un buon 9.3% ha scelto la Protezione civile. 345 donne sono riuscite ad entrare nell'esercito
BERNA - Quasi il 20% (19.8% per l'esattezza) delle reclute svizzere non è risultato idoneo a fare il militare per ragioni di salute. Il dato è stato rivelato oggi in un comunicato stampa diffuso dalle forze armate. È risultato invece abile al servizio militare il 70,9% delle circa 30'000 persone valutate nei centri di reclutamento dell'esercito svizzero durante il 2019. Il 9.3% ha invece scelto di entrare nella protezione civile.
I rimandati a casa - Le persone soggette all'obbligo di leva che sono state rimandate per vari motivi sono state 1580. Le dichiarazioni di rischio, emesse per impedire che individui potenzialmente pericolosi ricevano un'arma, sono ammontate a 198. Le persone soggette all'obbligo di leva che sono state rimandate per vari motivi sono state 1580. Le dichiarazioni di rischio, emesse per impedire che individui potenzialmente pericolosi ricevano un'arma, sono ammontate a 198. I numeri totali e relativi all'idoneità sono diminuiti rispetto al 2018. Oltre a ragioni demografiche, ciò è da far risalire all'introduzione di una maggiore flessibilità legata all'inizio della scuola reclute. In termini percentuali invece, il grado di idoneità al militare è salito dell'1,4%, mentre quello alla protezione civile è rimasto invariato. L'anno scorso 2901 persone - il 13,6% di quelle dichiarate abili - hanno svolto la ferma continuata, ovvero l'intero servizio in un unico periodo.
435 donne - Le donne ad aver partecipato al reclutamento volontariamente sono state 435. Di queste, 345 sono entrate nell'esercito, 12 nella protezione civile e 42 hanno ricevuto un "no" dal punto di vista medico, mentre altre sono state rimandate o hanno ritirato la propria domanda