Salta il Salone dell'auto e con esso anche le retribuzioni di diversi studenti
Spuntano disparità di trattamento tra chi è stato assunto tramite agenzia e chi invece è passato da Amag
GINEVRA - L'improvvisa cancellazione del Salone dell'auto di Ginevra è stata un fulmine a ciel sereno per molti. Espositori, città di Ginevra, Palexpo... ma anche tutti coloro che avrebbero dovuto lavorare per l'evento di motori tra i più attesi al mondo, si sono ritrovati con in mano un pugno di mosche.
Tra questi diversi studenti, assunti come hostess o "car explainers" (i ragazzi che illustrano le caratteristiche dei veicoli). Dall'annuncio della cancellazione dell'evento, i loro guadagni sono sfumati all'improvviso.
«Lunedì abbiamo appreso della risoluzione dei nostri contratti dall'agenzia di collocamento e dai marchi per i quali avremmo dovuto lavorare», racconta a 20 Minutes Andrea*, uno studente. Per quanto riguarda lo stipendio inizialmente promesso, vi è incertezza. A quanto pare diverse agenzie stanno negoziando con i gruppi automobilistici. «Non ci illudiamo. Comprendiamo l'eccezionalità della situazione, che ha avuto un impatto negativo su tutti, ma vorremmo almeno un piccolo risarcimento», continua Andrea. «Molti di noi hanno già speso del denaro per l'alloggio o per gli abbonamenti ai trasporti».
Non tutti hanno subito la stessa sorte. C'è pure chi non è stato assunto tramite agenzia, ma da Amag, importatore di numerosi marchi in Svizzera. Loro riceveranno l'intero stipendio previsto, anche se non metteranno piede al Palexpo. «Non è colpa loro se non possono lavorare. Sappiamo che gli studenti dipendono molto da questo guadagno. Tra l'altro hanno seguito la formazione e speriamo di poter contare sulla loro preparazione per il prossimo anno», afferma Dino Graf, portavoce di Amag.
Per quanto riguarda le agenzie di collocamento, nessuna di quelle contattate ha voluto parlare fino a quando la questione non si sarà risolta. In un modo o nell'altro.
* Nome noto alla redazione.