Le condizioni per accedervi saranno più severe
Ciò dopo il caso del medico condannato per aver aiutato un'anziana a morire con il marito
GINEVRA - Exit ha reso più severe le condizioni per l'accesso delle coppie al suicidio assistito. Dopo il caso del dottor Pierre Beck, vicepresidente di Exit Svizzera romanda, condannato per aver aiutato un'ottuagenaria a morire con il marito, la richiesta di una coppia deve ora essere approvata da due medici.
«È meglio avere due opinioni che una sola. Ci eviterebbe di finire in tribunale», ha dichiarato Gabriela Jaunin, copresidente di Exit romanda, in un'intervista trasmessa ieri dal telegiornale della RTS. Per Samia Hurst, dottoressa e professoressa di etica all'Università di Ginevra, questa non è una panacea. «Il fatto di utilizzare due medici può aumentare la serietà della valutazione, ma la cosa più importante è che sia fatta correttamente», ha detto. In particolare per quanto riguarda «la valutazione clinica, la capacità di discernimento e la persistenza della richiesta».
Le nuove regole sono state decise dopo che il dottor Pierre Beck è stato condannato nell'ottobre 2019 a Ginevra a 120 aliquote giornaliere sospese per aver aiutato una donna a morire con il marito. La Camera di appello e di revisione penale di Ginevra si pronuncerà su questa sentenza. L'interessato chiede l'assoluzione.