Prima entreranno in servizio le formazioni in prontezza elevata
Il loro compito sarà d'appoggio alla sanità pubblica, fornendo prestazioni quali la cura e la sorveglianza dei pazienti, i trasporti sanitari o la logistica ospedaliera
BERNA - In questi giorni l'esercito svizzero richiamerà in servizio militari delle truppe sanitarie e della logistica per il servizio d'appoggio. Lo annuncia la Confederazione sul sito e sull'app Alertswiss. Finora sono sei i cantoni ad aver chiesto l'intervento di supporto.
Le prime a entrare in servizio saranno le formazioni in prontezza elevata. Il loro compito sarà sgravare la sanità pubblica sul piano del personale e appoggiarla con prestazioni logistiche.
Le chiamate in servizio per la mobilitazione verranno comunicate mediante allarme elettronico, si legge sul sito di Alertswiss. Chi riceve un messaggio di questo genere deve inviare una conferma ed entrare in servizio secondo le direttive impartite.
Per venire in aiuto alle autorità cantonali alle prese con l'epidemia di coronavirus, ieri il Consiglio federale aveva innalzato il servizio d'appoggio dell'esercito da 800 a 8000 militari.
L'esercito dovrà in primo luogo servire d'appoggio alla sanità pubblica, fornendo prestazioni quali la cura e la sorveglianza dei pazienti, i trasporti sanitari o la logistica ospedaliera (p. es. disinfezione dei letti, cucina, lavanderia, pulizia).
Ciò concerne quattro battaglioni d'ospedale e cinque compagnie sanitarie. Il primo cantone ad aver ottenuto sostegno la settimana scorsa è stato il Ticino, con due ambulanze militari, compresi il personale. Ieri si è aggiunto un battaglione entrato in servizio nella Svizzera centrale.
Stamattina intanto anche Neuchâtel ha richiesto l'intervento dell'esercito in appoggio al suo servizio sanitario. È il sesto cantone dopo Ticino, Grigioni, Basilea Campagna, Basilea Città e Turgovia.