Le infrazioni si registrano soprattutto nel canton Vallese.
A Nendaz una ventina di persone erano riunite sulla terrazza di un locale. A Sion la proprietaria di un negozio di abbigliamento aveva tenuto aperto.
SION - Fioccano le prime denunce per chi non rispetta le prescrizioni del Consiglio federale volte a contenere l'epidemia di coronavirus. La polizia vallesana, per esempio, ieri ha dovuto constatare le prime infrazioni.
A Nendaz, la polizia comunale ha notato una ventina di persone riunite sulla terrazza di un ristorante intente a bere. Presenti nella struttura anche i dipendenti. Situazione simile a Steg, dove una coppia si stava facendo servire qualcosa da bere. A Sion, la polizia ha denunciato la proprietaria di un negozio di abbigliamento rimasto aperto.
Chiunque violi le disposizioni dell'esecutivo rischia una pena pecuniaria o la reclusione fino a tre anni. In Vallese, per esempio, la polizia ha interrogato le persone colte in fallo e trasmesso il dossier alla procura.
Stando a diversi testimoni sentiti da Keystone-ATS, nelle grandi città la polizia sembra più presente nelle strade. Tuttavia, non si notano interventi per far rispettare l'ordinanza del Governo.
Finora non si segnalano denunce negli altri cantoni. Le forze dell'ordine però si fanno vedere, come indicato a keystone-ATS dalla portavoce della polizia bernese Jolanda Egger, secondo cui non ci sono più agenti in servizio, semplicemente la loro presenza si nota maggiormente. A ogni modo, le persone sembrano aver capito le indicazioni del Consiglio federale.
Anche a Basilea-Città tutto tranquillo, secondo il portavoce della polizia cantonale Toprak Yerguz. Alla popolazione viene detto ciò che è lecito e ciò che non lo è. Qualora vengano trovati negozi ancora aperti, i proprietari o gestori vengono invitati ad abbassare subito la serranda.
A Zurigo fino a mezzogiorno la città sembrava deserta. La polizia comunale non è dovuta intervenire per disperdere gruppi di persone. Nessuna denuncia è stata spiccata finora. Le autorità cantonali hanno fatto chiaramente capire che non tollererà riunioni con più di 15 persone. «Chi si rifiuterà di disperdersi volontariamente - indica il Dipartimento della sicurezza in una nota - verrà dapprima ammonito, in seguito rischierà una denuncia. Queste regole valgono in tutte le città e in tutti i comuni del cantone: è infatti importante procedere in maniera unitaria».
In una nota, la polizia friburghese precisa di osservare con attenzione luoghi di ritrovo conosciuti. In caso di problemi, non esiterà ad intervenire e a denunciare i contravventori.