Secondo la consigliera federale Berna ha già «adottato misure molto restrittive»
Karin Keller-Sutter precisa che stringendo ancora le viti «le conseguenze sociali, psicologiche, economiche e finanziarie sarebbero drastiche».
BERNA - La consigliera federale Karin Keller-Sutter si oppone fermamente all'idea di un confinamento totale in Svizzera. Secondo la ministra della Giustizia, il governo ha già «adottate misure molto restrittive», ma chiede alla popolazione elvetica di avere ancora pazienza.
«Si va troppo lontano. Con un confinamento totale, le conseguenze sociali, psicologiche, economiche e finanziarie sarebbero molto drastiche», rileva Keller-Sutter in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano romando Le Temps. Un lockdown completo nella Confederazione presenterebbe inoltre un rischio per l'approvvigionamento alimentare, sottolinea la consigliera federale.
Per il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), le misure finora adottate dal governo sono necessarie per proteggere la popolazione, sebbene la decisione di limitare la libertà dei cittadini e di chiudere i negozi l'ha «fortemente toccata».
Riguardo alla questione dell'asilo, in particolare in seguito alle pressioni di diverse ONG sulla sospensione delle domande e dei rinvii durante la crisi del coronavirus, Keller-Sutter mantiene la sua posizione: «L'ho già detto, lo Stato di diritto deve continuare a funzionare» e ciò si applica anche al settore dell'asilo. «Sono in contatto con i Cantoni e siamo tutti d'accordo sul fatto che le procedure debbano continuare», aggiunge la sangallese, sottolineando che ciò è anche nell'interesse dei richiedenti.
La consigliera federale invita inoltre la popolazione svizzera a dare un'ulteriore prova di pazienza, in particolare a chi spera in un ritorno alla normalità già dal prossimo 19 aprile, data limite delle misure adottate dal governo per far fronte all'emergenza.
La crisi attuale è un «volo a lungo raggio. E noi siamo all'inizio del viaggio», avvisa Keller-Sutter. Una volta che questa situazione sarà alle nostre spalle, spera che «ci sarà un maggiore apprezzamento delle libertà individuali e la consapevolezza che la prosperità e la sicurezza non possono essere date per scontate», ma si dice tuttavia convinta che la solidarietà e la creatività che si stanno sviluppando in queste settimane rimarranno anche dopo l'emergenza.