Forte richiesta di uova. Berna decide di allentare i controlli sui generi alimentari importati
BERNA - Per la prima volta in Svizzera inizia a mancare il burro. E' proprio vero che ci troviamo - come è stato detto stamattina dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - in una situazione molto simile a quella dei tempi di guerra. Nei supermercati svizzeri c'è una carenza di burro. Lo ha reso noto oggi il Consiglio federale, ma ha tranquillizzato tutti gli abitanti aggiungendo che Berna ha delegato all’Ufficio Federale dell'Agricoltura (UFAG) "la competenza per l’aumento dei contingenti doganali parziali".
Anche le uova sono confrontate con una situazione simile. Gli svizzeri stanno facendo scorte di uova e pertanto - per soddisfare la domanda - il Consiglio federale ha deciso di aumentare il contingente doganale parziale per quanto riguarda le uova da consumo.
Insomma alcuni alimenti iniziano a scarseggiare e Berna ha deciso che saranno allentati provvisoriamente i controlli sui generi alimentari importati. "Considerata la crisi attuale - ha fatto sapere con una nota stampa - risulta impossibile effettuare controlli completi, in Svizzera come all’estero. Disposizioni meno rigide contribuiscono a garantire l’approvvigionamento senza generare ulteriori oneri amministrativi per la dichiarazione".
Ma le novità in campo alimentare ai tempi del coronavirus, non si esauriscono a burro e uovo. Ad esempio, la pandemia che stiamo vivendo e la conseguente chiusura dei ristoranti stanno avendo un forte impatto sulle nostre abitudini di consumo. È aumentato il commercio al dettaglio di alcuni prodotti, mentre è calato fortemente quello degli esercizi gastronomi. Prendiamo la carne. Quella di vitello e di capretto, ma anche e i pezzi pregiati del manzo, vengono venduti principalmente nei ristoranti. "Sul breve periodo - spiega il Consiglio federale - risulta impossibile reimpostare questa filiera" e quindi sono necessari soldi per salvare il salvabile. "Per contribuire alla stabilizzazione del mercato della carne occorre finanziare le operazioni di stoccaggio di questi tipi di carne con un credito aggiuntivo di oltre tre milioni di franchi" hanno sapere da Berna. Soldi che verranno compensati dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG).
Per avere gli scaffali pieni dei supermercati Berna ha deciso di rendere flessibili le possibilità di importazione per garantire l’approvvigionamento della popolazione, in modo da reagire rapidamente a situazioni di penuria. "I fondi aggiuntivi - è stato spiegato - sostengono sia la filiera agricola che i macelli e concorrono a garantire l’approvvigionamento, oltre a preservare posti di lavoro nei settori in questione".