La struttura all'Ospedale universitario (CHUV) è pronta per accogliere fino a 18 pazienti malati di Covid-19 e non solo
LOSANNA - L'Ospedale universitario di Losanna (CHUV) si sta adattando per accogliere un'eventuale ondata di pazienti affetti da Covid-19, ampliando il proprio pronto soccorso. A subire una metamorfosi è stato il garage delle ambulanze che, svuotato dai veicoli, è ora diventato uno spazio in grado di assistere 18 persone.
«Cerchiamo sempre di essere due passi avanti», ha affermato al quotidiano vodese 24 heures il professor Pierre-Nicolas Carron, capo del servizio emergenze della struttura. «In questi giorni si è lavorato per aumentare la capacità d'accoglienza, che è raddoppiata», ha aggiunto.
Il garage ospita un'infrastruttura, completata all'esterno da un grande tendone, «degna di un ospedale svizzero», ha sottolineato lo specialista. Essa è equipaggiata con riscaldamento, mezzi informatici e ossigeno.
Questo e gli altri nuovi spazi non sono tuttavia pensati per ospitare i malati per un lungo periodo di tempo. Sono infatti stati ideati per liberare e sgravare gli altri settori del pronto soccorso. Stando a Carron infatti, nonostante siano state ricreate le condizioni di vere e proprie camere, le persone vi resteranno solo qualche ora, il tempo di decidere il da farsi.
Il professore ha inoltre ricordato che la presa a carico riguarda ogni malato o ferito, non solo chi è stato contagiato dal coronavirus. Globalmente però, i casi quotidiani trattati dal pronto soccorso del CHUV sono scesi da 150-200 a 80-100. «Forse la gente pensa che siamo sovraccaricati e non vuole disturbare, oppure ha paura di farsi infettare. Ma ci sono anche nettamente meno attività professionali e sportive rispetto al solito», ha fatto notare Carron.