Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. La novità entrerà in vigore a partire dal 2021
BERNA - Dal 2021 il canone radiotelevisivo scenderà dagli attuali 365 franchi a 335 franchi per tutte le economie domestiche private in Svizzera. È quanto ha deciso oggi il Consiglio federale.
Il precedente sistema del canone prevedeva il pagamento di 451 franchi, importo sceso a 365 franchi il primo gennaio 2019, viene ricordato in un comunicato governativo. A seguito di una verifica delle tariffe, l'esecutivo ha ora deciso un'ulteriore diminuzione dell'importo, che sarà portato appunto a 335 franchi.
Il canone a carico delle collettività, cui sono assoggettate ad esempio le case di riposo, di cura o dello studente, ammonterà a 670 franchi invece degli attuali 730 franchi. Le persone beneficiarie di prestazioni complementari all'AVS/AI continueranno a essere esentate.
La riduzione delle tariffe è possibile grazie al fatto che il numero di economie domestiche assoggettate al pagamento è aumentato di più rispetto a quanto originariamente ipotizzato. In aggiunta, meno persone hanno chiesto l'esonero.
Nuova struttura per le imprese - Il Consiglio federale ha inoltre deciso di affinare la struttura tariffale per le imprese: invece delle 6 attuali categorie ne ha ora definite 18. Tutte le imprese con una cifra d'affari annua inferiore a 500'000 franchi continueranno a essere esonerate dal canone.
Le imprese con un fatturato annuo compreso tra 500'000 e 749'999 franchi pagheranno in futuro un canone di 160 franchi, pari a uno sgravio di 205 franchi. Per il 93% delle aziende circa, la fattura del canone sarà più bassa dal 2021. Nel complesso si tratta di uno sgravio di 53,3 milioni e solo le grandi aziende con un fatturato superiore al miliardo saranno chiamate a pagare di più.
Compensazione calo pubblicità - Il Consiglio federale ha anche deciso di aumentare di 50 milioni di franchi la quota di partecipazione al canone della SSR, permettendole di compensare parzialmente il calo degli introiti pubblicitari. La SSR prevede tuttavia minori ricavi complessivi e l'attuazione di ulteriori misure di risparmio. In futuro la quota di partecipazione al canone sarà di 1,25 miliardi di franchi.
Le emittenti radiotelevisive private titolari di una concessione e con partecipazione al canone continuano a ricevere il 6% dei proventi del canone, ciò che esaurisce il margine di manovra concesso dalla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). Però, visto il leggero aumento degli introiti, con questo 6% anche le emittenti radiotelevisive private avranno più mezzi a disposizione.
Inoltre, dal 2019 la Confederazione partecipa con un massimo di 2 milioni di franchi ai costi scoperti delle prestazioni dell'agenzia Keystone-ATS aventi diritto al sostegno. Ora il tetto massimo sarà innalzato a 4 milioni di franchi: ciò dovrebbe permettere di reagire a sviluppi sfavorevoli del mercato.