«Rimanete a casa!»: la raccomandazione delle autorità mette in difficoltà le relazioni. E si rischia l'aumento dei divorzi
ZURIGO - Il lockdown ci costringe tutti a trascorrere molto più tempo in casa. Una situazione, questa, che sta mettendo in difficoltà le relazioni di coppia. «I nervi sono tesi» afferma la consulente di coppia Margareta Hofmann, attiva nel Canton Zurigo, dove dall’inizio del lockdown sono disponibili anche consulenze online. «Un servizio che sta registrando un aumento delle richieste».
L’esperta parla di sentimenti repressi come pure di mancanza di pazienza. «Tutto ciò che c’è in una coppia adesso viene alla luce» afferma. «Non c’è nulla che si possa tenere nascosto». Hofmann ipotizza quindi che entro la fine dell’anno si registreranno più divorzi che nel 2019.
Anche la terapeuta Evelyne König di Thun constata un aumento delle richieste. In particolare da persone che già da tempo si trovano in una relazione che non funziona più. «Il lockdown rappresenta lo scatto che porta alla separazione definitiva». Secondo lei a partire dalla metà di maggio o dall’inizio di giugno bisognerà fare i conti con un’ondata di divorzi o separazioni.
«Da quando è iniziato il lockdown, ho ricevuto più richieste di divorzio» afferma l’avvocato Patrick Stach. Se poi tutte le richieste sfoceranno effettivamente a un divorzio, non è ancora chiaro. «Molti vogliono ancora aspettare fino al termine di aprile».
La consulente Hofmann comunque consiglia: chi ha dei figli dovrebbe condurre ogni sera una conversazione in cui ognuno può spiegare come si sente, com’è andata la giornata e cosa si aspetta dal domani. «In questo modo si aiutano la coesione e la comprensione». E le coppie dovrebbero anche prendersi del tempo per la tenerezza.