Per chi è "a rischio" il test può pesare, se ha la franchigia alta. Per gli altri la spesa è assunta dal Cantone.
Una disparità che non piace alla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità. Il dibattito è aperto
BERNA - Tampone sì, tampone no. A inizio epidemia in Svizzera veniva sottoposto al test per il Covid-19 (oltre al personale sanitario) solo chi presentava dei sintomi e faceva parte della cosiddetta “categoria a rischio”. Dal 22 aprile l’Ufficio federale della sanità pubblica ha esteso i criteri: sintomi di una malattia acuta alle vie respiratorie, febbre, dolori muscolari, perdita di olfatto o gusto. Ma quanto costa, per il cittadino, sottoporsi al tampone? Dipende dal momento in cui viene fatto e dalla gravità dei sintomi, come evidenziato oggi dal Tages Anzeiger.
Nina è tra i primi casi di coronavirus in Svizzera. A inizio marzo lei e il marito, entrambi attivi nel settore sanitario, sono stati sottoposti al test presso l’ospedale universitario di Zurigo, perché avevano la febbre. Con esito positivo, è iniziata per loro la quarantena. Ogni sera ricevevano la chiamata da un medico del nosocomio che si accertava del loro stato di salute. Poco dopo la coppia ha ricevuto a casa la fattura di queste telefonate mai richieste: 370 franchi. E non è ancora arrivata quella del tampone, il cui costo in quel momento a Zurigo si aggirava attorno ai 205 franchi.
Un conoscente di Nina, in un altro ospedale di Zurigo, sostiene di aver pagato ben 600 franchi per il test sul Covid-19. K-Tipp ha reso pubblico il caso di una fattura da 1’100 franchi nel canton Berna.
Il 3 marzo il Dipartimento federale dell’interno ha deciso di aggiungere il tampone per il coronavirus tra le analisi rimborsate dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie LAMal, fissandone il costo a 180 franchi (a cui si possono aggiungere le spese legate alla consulenza del medico e altri esami). Ma chi ha la franchigia alta, finisce per pagare l’importo di tasca propria.
Quando l’UFSP ha deciso il 22 aprile di estendere il test anche a chi ha sintomi lievi, per monitorare l’evoluzione della pandemia, ha previsto che i costi del tampone su questa categoria di persone siano a carico dei Cantoni. A fine mese il costo delle analisi di laboratorio è stato ridotto da 180 a 95 franchi.
Una situazione che non piace alla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità. Per chi presenta sintomi gravi o è “a rischio”, il costo del tampone può pesare sulle finanze familiari se la franchigia è alta, mentre per gli altri (non a rischio e con sintomi lievi) è gratuito. Ma il Consiglio federale si è già opposto all’esenzione del test dalla franchigia della cassa malati.
Il Partito socialista ha quindi presentato una mozione per l’assunzione retroattiva, da parte del settore pubblico, dei costi dei tamponi eseguiti prima di fine aprile. La palla ora è in mano al Consiglio federale.