I sindacati deplorano l'annuncio, definito «brutale», della soppressione degli impieghi
Il gruppo britannico ha annunciato in mattinata il taglio di 4500 posti di lavoro, ovvero di quasi un terzo del suo organico
GINEVRA - Il Sindacato dei servizi pubblici (VPOD/SSP) deplora il «brutale annuncio» della soppressione di impieghi da parte di Easyjet, pronunciato - si critica - prima di consultare il personale.
«Vedo le reazioni dei dipendenti Easyjet con cui sono in contatto sulle reti sociali, la gente è sotto shock», afferma Jamshid Pouranpir, segretario sindacale presso la sezione ginevrina, in dichiarazioni riportate dall'agenzia Awp.
In qualità di partner sociale dell'azienda nell'ambito di un contratto collettivo di lavoro VPOD/SSP chiede che si svolgano al più presto trattative per elaborare un piano sociale a vantaggio dei dipendenti interessati. «Ci saranno licenziamenti», si dice convinto Pouranpir, che ammette peraltro che le compagnie aeree si trovano in una situazione difficile.
In Svizzera il vettore aeronautico a basso costo non ha ricevuto alcun aiuto pubblico per superare le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19. Alla fine di aprile la filiale elvetica di Easyjet ha tuttavia esortato la Confederazione a stimolare la domanda di trasporto aereo, in particolare annullando temporaneamente le tasse per il settore o abbassando i balzelli aeroportuali.
Il gruppo britannico ha annunciato in mattinata la soppressione di 4500 posti di lavoro, ovvero di quasi un terzo del suo organico, per far fronte allo shock della pandemia di coronavirus. La compagnia aerea intende preservare le proprie finanze e adattarsi al calo del traffico aereo nel lungo periodo. Un portavoce ha fatto sapere che l'impatto di queste misure sulla Svizzera è ancora incerto. Easyjet è la principale compagnia attiva a Ginevra, con una quota di mercato del 45%.