Accade a Losanna. Il nuovo contratto riduce di 10 minuti la giornata lavorativa. E ridotto è pure il salario
A tutti gli interessati è stato garantito sino al 15 giugno per accettare
LOSANNA - Dipendenti comunali licenziati con offerta automatica di un nuovo contratto, che riduce di 10 minuti il lavoro quotidiano e, in misura analoga, il salario: succede a Losanna, città con un esecutivo a larga maggioranza rosso-verde, come sottolinea chi critica un approccio che non fa l'unanimità.
Con lettera raccomandata datata 20 maggio i 150 accompagnatori e responsabili dei compiti scolastici del capoluogo vodese si sono visti notificare il loro licenziamento per il 31 agosto, riferisce il quotidiano locale 24 heures nella sua edizioni di sabato. A tutti gli interessati è stato però garantito un lasso di tempo sino al 15 giugno per accettare, se lo desiderano, un nuovo contratto.
Scopo della manovra è ridurre di 10 minuti il lavoro quotidiano, perché dal prossimo anno scolastico i compiti dei ragazzi dureranno 110 minuti invece di 120, e avranno fine non più alle 17.30, bensì alle 17.20. Il tasso di attività del personale sarà adeguato di conseguenza, così come gli stipendi.
Tutto era passato quasi inosservato sino a venerdì, quando la sezione locale del PLR ha pubblicato un comunicato in cui parla di un approccio «meschino». «In piena incertezza legata al Covid-19, il municipio agisce in modo duro e senza ritegno», afferma il presidente liberale-radicale Philippe Miauton, sottolineando quelle che considera le contraddizioni di una città in mano alla sinistra (sei dei sette seggi) e che ancora di recente si è compiaciuta di essere «un datore di lavoro esemplare».
«Formalmente non c'era altro modo di procedere, ma il tutto avrebbe meritato una migliore comunicazione», ammette in dichiarazioni riportate da 24heures David Payot, il municipale POP (Parti Ouvrier Populaire, partito operaio popolare) competente per il dicastero gioventù.
«Il fatto è che, a causa del coronavirus, non abbiamo potuto tenere una seduta informativa collettiva». Seduta che avrebbe dovuto spiegare il motivo della riorganizzazione: «Vediamo che l'attività dei compiti accompagnati dura più a lungo di quanto non abbia senso per i bambini», afferma Payot. «L'ultimo quarto d'ora non ha un grande valore, perché gli alunni in realtà hanno già finito i compiti».
Visto il periodo di tempo in questione, l'impatto sullo stipendio sarà limitato, aggiunge l'uomo politico, che si dice pronto a offrire un compensazione a chi vorrà. «Stiamo cercando personale per altre attività, in particolare durante le vacanze». L'obiettivo dei licenziamenti non è solo contabile. «Due terzi di queste persone hanno un contratto di diritto privato, gli altri sono dipendenti comunali. Ne approfitteremo per stabilizzare gli impegni fissi».
«Se sarà così tanto meglio, lo vedremo», reagisce Maria Pedrosa, segretaria della sezione vodese del Sindacato dei servizi pubblici (VPOD/SSP). «Siamo sorpresi, perché non siamo stati consultati», ha indicato alla testata romanda.
Il modo di procedere dell'esecutivo comunale è assai poco apprezzato dalla cittadinanza, a giudicare dai commenti che ha suscitato la notizia sugli stessi portali che l'hanno pubblicata. C'è chi giudica irritante che il metodo licenziamento-cambiamento di contratto, in uso nell'economia privata, sia applicato da un municipio di sinistra. Altri sostengono che le misure di risparmio andranno a colpire persone, spesso donne, per cui anche pochi franchi fanno la differenza.