Abbandonate in strada cartelle cliniche, radiografie, documentazione statale. Con tanto di nomi, cognomi e diagnosi.
«Una cosa del genere non avrebbe mai dovuto succedere. La riservatezza del paziente è estremamente importante per noi»
ZURIGO - Ogni medico di famiglia è in possesso di una cartella clinica dei suoi pazienti. Alcune sono più voluminose di altre. Contengono tutto ciò che li riguarda, dall’influenza stagionale agli interventi più complicati. Una storia clinica e anni di dati confidenziali. Che però, a Zurigo, sono finiti su un marciapiede.
A immortalare l’ammasso di carta abbandonata alla mercé di tutti è stato un lettore di 20 Minuten. Si trovavano di fronte a uno studio medico. Il responsabile ha spiegato di avere «commesso un grosso errore: le cartelle erano in un ufficio che presto sarà destinato a un collega. Ho dato indicazioni al personale affinché lo svuotassero».
La procedura prevedeva la scansione dei documenti e la loro successiva distruzione. Non tutto, però, ma solo la documentazione riassuntiva che nulla aggiungeva alla storia clinica del paziente. Nel “mucchio” abbandonato sul marciapiede, però, c’erano anche ad esempio delle radiografie. «Non so come siano finite lì» ha aggiunto il medico. Che ha assicurato di avere riportato in studio tutti i documenti, considerato anche che la raccolta della carta sarebbe avvenuta solo una settimana dopo.
Per Hugo Wyler, portavoce del Responsabile della protezione dei dati, i pazienti che potrebbero aver subito una perdita di dati dovrebbe essere informati. Le forze dell’ordine possono intervenire sulla possibile violazione del segreto professionale solo in caso di denuncia.
Il titolare dello studio medico è mortificato: «Una cosa del genere non avrebbe mai dovuto succedere. Convocherò subito il mio staff. La riservatezza del paziente è estremamente importante per noi».