Il previsto ampliamento dell’infrastruttura d’istruzione sulla piazza di tiro era stata oggetto di numerose opposizioni.
BERNA - D'intesa con l'esercito, armasuisse Immobili ha deciso di ritirare la domanda di costruzione per l'ampliamento dell'infrastruttura d'istruzione sulla piazza di tiro del passo del Sempione. Il progetto aveva suscitato la reazione stizzita di numerosi privati e organizzazioni ambientaliste. Il tutto sarà ora rielaborato.
Nel quadro del Messaggio sugli immobili 2018, le Camere federali avevano approvato il progetto da 30 milioni di franchi, ricorda in una nota odierna armasuisse, l'Ufficio federale dell'armamento. La piazza di tiro sul colle vallesano è la più importante per la formazione di reparto dell'artiglieria. È l'unica sulla quale si può sparare su lunghe distanze e con la maggior parte dei tipi di munizioni.
L'anno scorso, durante il periodo di deposito pubblico della domanda nell'ambito della procedura militare di approvazione dei piani, l'ampliamento delle infrastrutture si è scontrato con una serie di opposizioni, ben 31. A farsi sentire, oltre a privati, sono state associazioni come BirdLife, Pro Natura e WWF.
A loro avviso, lo studio di impatto ambientale era lacunoso e basato su dati insufficienti. Era previsto che i nuovi impianti, pensati per agevolare le truppe in termini logistici ed economici, sorgessero in una zona in gran parte incontaminata, in mezzo a prati alpini e in habitat parzialmente protetti dove sono presenti specie animali e vegetali in via di estinzione. La regione inoltre riveste un ruolo fondamentale per gli uccelli selvatici.
Le riserve espresse hanno riguardato in particolare opere quali il circuito degli obici blindati, nonché le dimensioni e il progetto del nuovo edificio amministrativo. Dopo averle esaminate, le forze armate hanno optato per il ritiro della domanda di costruzione.
La vicenda però non finisce qui. Tenendo conto del fatto che le richieste degli opponenti non possono essere soddisfatte apportando piccole modifiche, armasuisse Immobili ha avviato una fase di ottimizzazione con il coinvolgimento della controparte e delle autorità per verificare possibili migliorie e inviterà in autunno a un tavolo di collaborazione.
Inoltre chiederà il parere della Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio (CFNP). Inevitabili i ritardi sulla tabella di marcia: la nuova richiesta di costruzione, a cui seguirà un'altra esposizione pubblica, sarà depositata nella primavera del 2021.