È una delle indicazioni presenti nel piano di protezione dell'esercito in vista della scuola reclute estiva
Oltre 10'000 giovani sono pronti a raggiungere le caserme: tutti i nuovi arrivati saranno sottoposti al test per il coronavirus
BERNA - In Svizzera il numero di persone positive al nuovo coronavirus è da diverse settimane stabile a livelli molto bassi. Ma per gli oltre 10'000 quadri e reclute che il prossimo 29 giugno raggiungeranno le caserme per la scuola reclute saranno valide delle severe norme igieniche e comportamentali. E durante le prime 48 ore tutti i nuovi arrivati saranno sottoposti al test del coronavirus.
Inoltre, nel piano di protezione di sedici pagine viene anche spiegato in quali situazioni è necessario lavarsi le mani col sapone. «A membri dell'esercito e collaboratori sani non viene fornito disinfettante» si legge nel documento. È pertanto necessario lavare le mani «regolarmente e correttamente». Per l'igiene personale viene fornito «tempo a sufficienza». E il rispetto delle disposizioni viene verificato.
Alcune indicazioni potrebbero tuttavia sembrare banali e superflue. Per esempio il fatto di doversi lavare le mani prima dei pasti, prima di cucinare oppure prima di mettersi o togliersi le lenti a contatto. E sembra anche assurdo che si debba prescrivere la necessità di lavare le mani dopo essere stati in bagno o quando sono sporche. Non dovrebbe essere una cosa ovvia? «L'esercito è composto da diverse fasce di popolazione - afferma il portavoce Stefan Hofer - non tutti hanno lo stesso concetto di igiene». Non sono comunque previste sanzioni nei confronti di coloro che non seguono le disposizioni.