Nel frattempo, il Canton Ginevra potrebbe essere il primo a introdurre un simile provvedimento
BELLINZONA - Il Direttore del Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Raffaele De Rosa, ha detto che è ipotizzabile un'introduzione dell'obbligo d'indossare le mascherine igieniche, in particolare sui mezzi del trasporto pubblico e dove non è possibile attuare il distanziamento sociale.
«A titolo personale ritengo che sia importante già entrare in materia e iniziare a ipotizzare nelle prossime settimane di introdurre un tale obbligo sui mezzi di trasporto pubblico e rispettivamente in quei luoghi dove non è possibile garantire la distanza sociale e dove è difficoltoso rintracciare i contatti», ha detto Il Consigliere di Stato ai microfoni della RSI.
«In Ticino fortunatamente la situazione attuale è sotto controllo, ma quanto osservato in altri Cantoni ci ricorda che bisogna rimanere estremamente vigili, come del resto ci hanno sempre ricordato le autorità sanitarie e il medico cantonale» ha aggiunto De Rosa.
Non è ancora il momento, secondo Claudio Zali - Anche il Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, si è espresso a riguardo, ieri sera alla RSI: «La situazione evolve continuamente; non l’abbiamo fatto finora, con il livello attuale dei contagi in Ticino rimane una calda raccomandazione, ma non siamo ancora al punto di introdurre degli obblighi».
Da domani il nostro Cantone non sarà più in "Stato di necessità", ma si passerà a una "situazione straordinaria", i militari e la protezione civile hanno infatti, per il momento, finito il loro impiego anti Covid-19. Comunque, l'allerta deve restare alta e domani, lo ricordiamo, si incontrerà il Governo ticinese, e le discussioni sul tema delle mascherine saranno sicuramente accese.
Ginevra potrebbe essere il primo cantone a imporre l'obbligo - Secondo quanto riportato dal TagesAnzeiger, il canton Ginevra potrebbe essere il primo a rendere obbligatorio l'uso della mascherina.
Sarebbe infatti questo il piano del responsabile del Dipartimento della sicurezza, del lavoro e della sanità (Dses) Mauro Poggia che porterà la sua richiesta alle autorità cantonali proprio mercoledì. Nel caso il suo rapporto dovesse convincere il Governo potrebbe venir emanato un decreto d'emergenza.
Un'eventualità che però pare non così immediata, considerando una certa opposizione manifestata all'ultimo incontro del Consiglio di stato settimana scorsa che ha dichiarato di voler entrare in materia «solo se la situazione epidemiologica lo necessiterà». Poggia però è convinto che sia necessario: «Non siamo al sicuro dalla pandemia, lo dimostrano i casi di Zurigo».