La struttura riaprirà i battenti lunedì, ma l'area circostante il recinto delle tigri sarà momentaneamente inaccessibile
ZURIGO - Non ci saranno conseguenze per la tigre Irina, protagonista sabato pomeriggio dell'aggressione ai danni di una inserviente dello zoo di Zurigo che ha perso la vita a causa delle gravi ferite riportate.
I responsabili della struttura hanno precisato con una nota che, sebbene quanto avvenuto sia «estremamente tragico» e ha «profondamente colpito» tutti, la tigre dell'Amur è un animale selvatico che ha reagito a quella che ha considerato come un'intrusione nel suo territorio. «Nella sua reazione, ha seguito solamente i suoi istinti naturali».
Lunedì lo zoo zurighese riaprirà di nuovo i battenti, ma l'area circostante il recinto delle tigri resterà momentaneamente inaccessibile.
Primo attacco mortale in Svizzera - Quello di sabato è il primo attacco mortale di una tigre a un essere umano mai avvenuto in Svizzera. Però ci sono state alcune aggressioni che per poco non sono state fatali. Come quella di oltre 30 anni ai danni del domatore René Strickler. «Sono rimasto a terra per sette minuti sotto una tigre, testa contro testa, guardando la morte negli occhi» ha dichiarato all'Aargauer Zeitung. Un episodio che ha costretto Strickler a sottoporsi a svariati interventi chirurgici, mentre Tosca (questo il nome della tigre) è stata trasferita in un'altra struttura.