Secondo il Comandante delle Forze aeree, un no metterebbe in discussione l'intero concetto di "sicurezza" ed "esercito"
BERNA - Il comandante delle Forze aeree svizzere, Bernhard Müller, ha messo in guardia la popolazione per quanto riguarda i punti deboli della sicurezza aerea in Svizzera se i nuovi caccia da combattimento venissero respinti.
Secondo Müller, «non esiste un piano B». Il tema, lo ricordiamo, sarà soggetto a votazione il 27 settembre. «Un "No" metterebbe in discussione l'intero concetto di sicurezza e di esercito», ha detto il 63enne in un'intervista.
Non si tratta di discutere l'esistenza dell'aeronautica, ha aggiunto. «Stiamo parlando del dopo-2030. In caso di rifiuto del popolo, il Consiglio federale e il Parlamento dovranno analizzare le ragioni del "no"», ha proseguito, «solo allora sarà possibile definire la strada da intraprendere».
Per ciò che concerne l'importo effettivo da pagare per il nuovo caccia, il Capo dell'Aeronautica Militare ha osservato che il problema è sempre stato il costo dell'investimento, «sono sei miliardi per aerei, armi e simulatori».
«Ma se si parla dell'intero ciclo di vita trentennale (di un caccia), naturalmente vanno aggiunti i costi totali di esercizio e di manutenzione», ha spiegato. La fattura aumenterà quindi enormemente, ha detto. L'esercito sta cercando l'aereo «che offra il miglior rapporto costi-benefici, non solo in termini di acquisizione, ma anche per tutta la sua durata», ha sottolineato.
Gli attuali caccia dell'esercito svizzero, l'F/A-18 e il Tiger, raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita al più tardi nel 2030.
Gli svizzeri non voteranno né sul modello di aereo né sul numero si velivoli, ma solo sul principio dell'acquisto. Attualmente le autorità stanno ancora valutando i vari tipi di jet che dovrebbero sostituire i 26 Tiger e i 30 F/A-18 dell'esercito. In lizza ci sono il francese Rafale (Dassault), l'europeo Eurofighter (Airbus) e due aerei americani: il successore dell'F/A-18, il Super Hornet di Boeing, e l'F-35A di Lockheed-Martin.
Il primo aereo dovrebbe essere consegnato a partire dal 2025. Nel 2030, una volta completata la nuova flotta, i vecchi F/A-18 e i rimanenti Tiger saranno ritirati.