La decisione fa parte di un piano di ristrutturazione per attenuare l'impatto negativo del coronavirus
LUCERNA - L'impatto negativo del Covid-19 avrà pesanti conseguenze sull'organico di Schindler. Il fabbricante lucernese di ascensori e scale mobili, che oggi ha annunciato risultati semestrali in calo, taglierà nei prossimi due anni 2'000 posti di lavoro a livello mondiale.
Il programma di risparmio comporterà misure di ristrutturazione con costi fino a 150 milioni di franchi, rivela Schindler in un comunicato. Il virus ha tagliato le gambe agli affari del gruppo, che nei primi sei mesi del 2020 ha visto il proprio utile sprofondare del 28,2% a 313 milioni.
Nel periodo in rassegna, il fatturato è invece diminuito dell'8,7% a 4,96 miliardi e del 3,1% a tassi di cambio costanti. Le nuove commesse hanno subito una flessione del 12,1% (6,6% a tassi costanti), attestandosi a 5,36 miliardi.
La pandemia secondo logica non ha risparmiato nemmeno la redditività. Il risultato operativo Ebit ha lasciato per strada il 29,4% a 421 milioni e il corrispondente margine è sceso dall'11% all'8,5%.
Le difficoltà del volume d'affari e dei margini sono da ricondurre allo stop temporaneo negli stabilimenti e sui cantieri imposto dal lockdown in diverse nazioni. I numeri sono stati inoltre influenzati da spese di ristrutturazione per 77 milioni. L'azienda cita la chiusura di una fabbrica in Spagna e iniziative per aumentare l'efficienza in alcuni Paesi.
Pur non certo brillante, la performance è stata migliore di quanto ipotizzavano gli analisti consultati dall'agenzia AWP. Per l'insieme dell'esercizio, Schindler stima un calo percentuale delle vendite fra lo 0 e il 6%, così come un utile fra i 680 e i 720 milioni.
Per quanto riguarda il futuro, il management dichiara che la pandemia comporta un alto grado di incertezza sugli sviluppi economici. Secondo i vertici comunque, la recessione non risparmierà il mercato degli ascensori e delle scale mobili sul quale si muove la società.