È tra i luoghi elvetici con il cielo notturno più buio. Per l'anno prossimo è attesa una certificazione internazionale
BERNA - Il Parco naturale regionale del Gantrisch, che comprende 21 comuni bernesi e uno friburghese, offre un'area protetta dall'inquinamento luminoso che attira astrofili e appassionati. Il suo cielo notturno, tra i più bui della Svizzera, dovrebbe ottenere l'anno prossimo una certificazione internazionale di rilievo.
Grazie a un dispositivo di misurazione ottica in dodici postazioni viene regolarmente registrato il grado di oscurità del cielo notturno. I valori finora registrati consentono al parco di essere certificato come zona di protezione dalla luce dall'organizzazione internazionale Dark Sky, che ricompensa le regioni con cieli e biotopi preservati, spiega all'agenzia Keystone-ATS Nicole Dahinden, geografa 42enne che da tempo lavora sul tema.
L'apertura un anno fa del “Parco delle Stelle” ha rappresentato un passo avanti per diventare un punto di riferimento nella lotta all'inquinamento luminoso e ha portato ai primi successi. «Un comune bernese ci ha contattato di propria iniziativa per sapere come poteva adattare l'illuminazione stradale», aggiunge Dahinden.
Le emissioni luminose possono influenzare il comportamento della fauna selvatica notturna, ad esempio disturbando l'orientamento o il ritmo sonno-veglia di alcuni animali. Secondo i calcoli dell'Ufficio federale di statistica, dal 1996 nessun chilometro quadrato è stato completamente oscurato di notte sull'Altopiano centrale e dal 2008 nell'Arco giurassiano.
Dahinden cita l'esempio degli uccelli migratori per mostrare quanto l'oscurità naturale sia importante per la fauna e la flora. Il passo del Gurnigel è un'importante via di migrazione. Oltre al campo magnetico terrestre, gli uccelli usano le stelle per orientarsi.
Scesa la notte, sono molti gli astronomi dilettanti che sistemano i loro telescopi nel parcheggio della Stierenhütte, una ex piazza d'armi. Ad attenderli quest'estate c'è un'attrazione speciale: è possibile osservare la coda della cometa Neowise.