La presidente della Confederazione è accusata di aver intrapreso una trattativa segreta con governi stranieri
«Un attacco alla libera democrazia e allo Stato di diritto liberale»
BERNA - A febbraio, spiegano i giovani UDC, la Radio SRF e Weltwoche avevano riportato che la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga aveva incontrato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, insieme ad altri due membri del Consiglio federale, in occasione del World economic forum di Davos (WEF) a gennaio.
In quell'occasione la Sommaruga ha chiesto alla von der Leyen di non esercitare alcuna pressione alla Svizzera in merito all'accordo quadro fino al voto sull'iniziativa popolare “Per un'immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)”. La presidente della Commissione UE si è dichiarata d'accordo e in cambio ha affermato che dopo il voto sull'iniziativa per la limitazione l'UE si aspetterà presto una posizione chiara a favore dell'accordo quadro.
«Questo accordo segreto si è svolto lontano dal pubblico e non sarebbe mai stato conosciuto senza il giornalismo critico. Ciò avrebbe lasciato gli elettori nell'errata convinzione difesa dalla presidente Sommaruga che non vi fosse alcuna intenzione di avvicinare la Svizzera all'UE non appena fosse stata lanciata l'iniziativa per la limitazione», spiegano i Giovani UDC.
Secondo il Codice penale svizzero, sono vietate le trattative con governi stranieri «a scapito della Confederazione». Per il gruppo la Sommaruga ha violato questo articolo di legge. «È ovvio e indipendente dall'opinione politica individuale che la Svizzera è svantaggiata se gli accordi con i governi stranieri portano a nascondere agli elettori fatti essenziali», affermano i giovani UDC, per i quali si tratta di un «attacco alla libera democrazia e allo Stato di diritto liberale».
La procedura per la denuncia penale è stata presentata oggi al Ministero pubblico della Confederazione dal presidente del partito David Trachsel.