Per la commissione, i crediti senza interessi non devono superare il 25% dei costi d'esercizio delle società sportive
BERNA - Per quanto riguarda gli interventi della Confederazione volti a mitigare gli effetti negativi a tutti i livelli della pandemia di coronavirus, la Commissione della scienza del Consiglio degli Stati (CSEC-S) auspica un impegno maggiore per la cultura di 100 milioni di franchi, 20 milioni in più di quanto previsto dal Consiglio federale. La CSEC-S ha adottato questa decisione durante l'esame del disegno di legge federale sulle basi legali delle ordinanze del governo volte a far fronte all'epidemia (Legge COVID-19).
Per quanto attiene ai crediti supplementari per la cultura e la situazione degli operatori del settore, la CSEC-S ha deciso di aumentare a 100 milioni l'importo massimo previsto nella normativa per la conclusione di contratti di prestazioni tra l'Ufficio federale della cultura e uno o più Cantoni per sostenere le imprese culturali, indica una nota odierna dei servizi parlamentari.
Sport professionistico - Per quanto riguarda il sostegno federale alle leghe di calcio e di hockey su ghiaccio, la CSEC-S ha stabilito che tale settore debba essere regolato nella legge sul COVID-19 con un articolo supplementare mantenendo un solo modello di concessione di crediti.
Per la commissione, i crediti senza interessi non devono superare il 25% dei costi d'esercizio delle società sportive per la stagione 2018/2019 ed essere rimborsabili entro 10 anni al massimo. Le garanzie richieste alle società sportive vanno fissate al 25%. Se i prestiti non vengono rimborsati entro tre anni, la CSEC-S crede che la Confederazione debba poter esigere ai club riduzioni salariali fino al 20%. Inoltre, il Consiglio federale deve poter adottare un disciplinamento analogo per altre leghe professionali e semiprofessionali.