La multinazionale del tabacco intende cancellare 200 impieghi nelle sue sedi elvetiche.
L'attuale riorganizzazione si aggiunge a quella già attuata a fine luglio. Allora erano stati cancellati 150 posti di lavoro.
LOSANNA - Philip Morris prevede una nuova ondata di licenziamenti in Svizzera. La multinazionale del tabacco intende cancellare 200 posti di lavoro nelle sue sedi elvetiche.
Tale riorganizzazione viene ad aggiungersi a quella conclusasi a fine luglio, che aveva interessato «meno di 150 impieghi», si legge in una nota odierna.
«Il numero totale (delle soppressioni) dipenderà dal risultato della consultazione. Circa il 35% dei posti interessati da questa fase sarà trasferita verso altri siti e ai dipendenti vedrà offerta la possibilità e il sostegno necessari per la delocalizzazione», precisa il comunicato.
Stando al comunicato i collaboratori che lavorano sul sito di Neuchâtel non saranno interessati dalla riorganizzazione.
Il gruppo americano ha appena terminato la prima fase della ristrutturazione che ha portato alla riduzione di meno di 150 posti a fronte dei 265 inizialmente previsti, grazie in particolare a un programma di partenze volontarie e ad altre iniziativa.
Tale programma di partenze volontarie è ora reintrodotto fino al mese di marzo 2021, così come la possibilità di un prepensionamento. A seconda dei risultati della consultazione con i dipendenti, le persone interessate saranno interessate al più tardi nel novembre 2020.