A motivare la scelta il numero crescente di casi, freno anche alla movida: al massimo in 100 nei club
ZURIGO - Anche Zurigo oggi ha deciso di accodarsi a Giura, Vaud, Ginevra, Neuchâtel e Basilea Città rendendo obbligatorio l'uso della mascherina – a partire da giovedì – sia nei mezzi pubblici, sia all'interno di negozi e supermercati.
La decisione è stata comunicata oggi in una conferenza stampa dell'Esecutivo cantonale presieduta – tra gli altri – dalla presidente Silvia Steiner, la responsabile della Sanità Nathalie Rickli, il responsabile della Sicurezza Mario Fehr e la neoassegnata Medica cantonale Christiane Meier.
Le misure però non riguarderanno gli spazi pubblici all'aperto (come le stazioni e i mercati) così come gli aeroporti: «In questi ambienti l'ultima parola spetta agli stessi operatori», ha spiegato Fehr.
A determinare la decisione di Zurigo, il numero crescente di contagi (ieri 42 con 25 ricoveri e 514 quarantene) e la preoccupazione che il cantone possa diventare un focolaio: «Le ripercussioni economiche sarebbero importanti», ha spiegato Steiner, «è stata una decisione difficile ma sono tempi che necessitano piccoli passi piuttosto che grandi salti».
«Con l'obbligo però non va dimenticato il rispetto per le norme di distanza sociale», conferma la Medica Cantonale. «Con questa decisione vogliamo proteggere i gruppi più a rischio. La salute è il nostro bene più grande», spiega invece Rickli, che puntualizza: «per le prossime 2-3 settimane non sono previste nuove misure a livello cantonale».
Da qui la decisione di frenare anche la movida: con un massimo di 100 persone nelle singole sale dei club e al massimo 300 nell'intera struttura. Per i ristoranti, invece, il contact tracing seguirà il protocollo già in vigore: ai ristoranti verrà quindi richiesto di registrare i dati dei propri clienti.