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SVIZZERAIl virus rimanda il Forum economico 2021 all'estate

26.08.20 - 14:54
L'appuntamento avrebbe dovuto avere luogo dal 26 al 29 gennaio prossimi
Archivio Keystone
Il virus rimanda il Forum economico 2021 all'estate
L'appuntamento avrebbe dovuto avere luogo dal 26 al 29 gennaio prossimi
Il settore turistico: «Per la regione si tratta di un duro colpo»

DAVOS - L'edizione 2021 del Forum economico mondiale di Davos (WEF) non avrà luogo. Gli organizzatori hanno annullato l'evento a causa dell'attuale situazione internazionale in relazione alla pandemia di coronavirus. L'appuntamento dovrebbe però aver luogo all'inizio della prossima estate, come fa sapere l'organizzazione.

La notizia è stata confermata dal direttore del WEF, Alois Zwinggi, dalle frequenze di Radio Südostschweiz. L'andamento della pandemia a livello mondiale non permette, attualmente, di garantire uno svolgimento in sicurezza dell'evento, ha spiegato Zwinggi: «Non è chiaro se a gennaio sarà possibile viaggiare e se le persone saranno disposte a prendere parte a dei grandi eventi». E per gli organizzatori si tratta anche di non mettere in pericolo la località grigionese.

Si tratta di una decisione che «non è stata presa facilmente» come si legge in una nota del WEF. «Per i leader globali è infatti urgentemente necessario incontrarsi per pianificare un piano di ripresa comune per il post-Covid».

Su un Forum economico in forma estiva se ne saprà di più non appena saranno soddisfatte tutte le condizioni per uno svolgimento in sicurezza dell'evento.

L'appuntamento - che dal 1971 ogni anno riunisce a Davos personalità politiche, economiche e culturali - avrebbe dovuto avere luogo dal 26 al 29 gennaio 2021.

La reazione del settore turistico - Per il settore turistico locale si tratta di un duro colpo, come conferma il direttore dell'organizzazione turistica Reto Branschi, interpellato da 20 Minuten: «C'erano in ballo diversi scenari, da un evento con 1'500 partecipanti a uno con zero». Tuttavia: «L'annullamento è una decisione logica, per gli organizzatori non c'era altra scelta». Per la regione si tratta comunque di una perdita importante, in quanto ogni anno l'evento genera circa 60 milioni di franchi di guadagno. Una perdita che, secondo Branschi, non è possibile compensare.

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