La procura lo accusa di violazione del segreto di fabbrica, di spionaggio economico e di sfruttamento d'informazioni.
Il secondo imputato - che non viene nominato - dovrà rispondere di sfruttamento di segreti di fabbricazione e commerciali, spionaggio economico e corruzione.
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) rinvia a giudizio per vari reati finanziari due persone, una delle quali è il noto consulente e manager svizzero Hans Ziegler, dirigente specializzato nel risanamento di aziende.
La procura accusa Ziegler di violazione del segreto di fabbrica o commerciale, di spionaggio economico e di sfruttamento di informazioni privilegiate, si legge in un comunicato odierno. Il secondo imputato - che non viene nominato - dovrà rispondere di sfruttamento di segreti di fabbricazione e commerciali, spionaggio economico e corruzione. L'MPC si è mosso nell'aprile 2016 su segnalazione dell'autorità di vigilanza Finma, per poi ampliare via via le indagini.
In quanto consigliere di amministrazione di una società, Ziegler nel periodo 2013-2016, avrebbe ripetutamente confidato al secondo imputato segreti commerciali che non era autorizzato a divulgare, in particolare riguardo alla vendita di una società affiliata straniera. Per quanto fatto il dirigente avrebbe ricevuto 150'000 franchi.
Ancora più ampio - pari a 2 milioni di franchi - sarebbe il guadagno avuto per altri comportamenti scorretti: in qualità di membro del Cda di quattro aziende quotate in borsa e di consulente per altre due imprese avrebbe ripetutamente sfruttato le conoscenze privilegiate per operazioni sui titoli di un totale di undici società.
Contro il secondo imputato i procuratori bernesi hanno promosso l'accusa perché avrebbe ripetutamente sfruttato i segreti commerciali confidatigli da Ziegler per promuovere la sua attività. Del caso si dovrà ora occupare il Tribunale penale federale (TPF).