«Nonostante i progressi effettuati, le vittime non sempre ricevono il sostegno e la protezione che necessitano»
BERNA - In occasione della Giornata europea contro la tratta di esseri umani, prevista il prossimo 18 ottobre, quattro organizzazioni hanno lanciato una nuova rete nazionale anti-tratta.
I membri fondatori della Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani sono il servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne (FIZ), l'Associazione a Sostegno delle vittime di Tratta e Sfruttamento (ASTRÉE), il Centre Social Protestant (CSP) Geneva e l'Antenna MayDay Ticino.
Le ONG sostengono le vittime della tratta di esseri umani e pongono di conseguenza la protezione e i diritti delle vittime al centro del loro impegno.
«Nonostante i progressi effettuati, le vittime non sempre ricevono il sostegno e la protezione che necessitano» sostengono le organizzazioni, che denunciano anche «la difficoltà a far valere i propri diritti».
La nuova piattaforma invita così la Confederazione e i Cantoni ad adottare delle misure per proteggere meglio le vittime della tratta di esseri umani in Svizzera. Tra le richieste, si chiede di garantire che le organizzazioni specializzate siano coinvolte il più presto possibile, e che i loro servizi siano finanziati. Si domanda poi che le vittime fuggite in Svizzera abbiano accesso al sostegno nel nostro Paese, e si lamenta il fatto «che le espulsioni ai sensi del regolamento Dublino non dovrebbero essere effettuate nei casi di sospetta tratta».
Infine, secondo le organizzazioni coinvolte, sono necessarie «ulteriori risorse per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sul fenomeno della tratta di esseri umani», con l'accento su ciò che concerne «lo sfruttamento della forza lavoro».
La Piattaforma sulla tratta continuerà, nel frattempo, a difendere i diritti delle vittime della tratta di esseri umani e a colmare le lacune nella protezione delle vittime, nell'ambito delle proprie campagne di sensibilizzazione.