La progressione marcata della curva elvetica preoccupa l'epidemiologo Matthias Egger.
Secondo l'ex capo della Task Force bisogna introdurre al più presto misure restrittive per contenere il numero dei contagi: «Mi sarei aspettato tremila casi al giorno nel mese di novembre, non già ora».
BERNA - La situazione epidemiologica in Svizzera si fa ogni giorno più preoccupante. E ieri i contagi sono praticamente raddoppiati rispetto al giorno precedente. Le infezioni registrate mercoledì sono infatti state 2'823 (contro le 1'445 di martedì) e rappresentano il nuovo picco da inizio pandemia. Oltre al record dei contagi, ieri ci sono stati altri 57 ricoveri e otto decessi.
Ma a preoccupare è, soprattutto, l'aumento esponenziale dei casi verificatisi negli ultimi sette giorni. Una settimana, quest'ultima, durante la quale la Svizzera - secondo quanto riportato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie - avrebbe raggiunto gli Stati Uniti come incidenza (153,26 per un milione di abitanti). Ma non solo. «Con il massiccio aumento di oggi, comunicato dall'UFSP - precisa l'epidemiologo ed ex capo della Task Force sul Covid-19 Matthias Egger - il nostro Paese ha sicuramente superato gli USA».
Un incremento, vertiginoso, che sorprende anche Egger. «Mi sarei aspettato tremila casi al giorno nel mese di novembre, non già ora», sottolinea l'epidemiologo precisando che questo dato dovrebbe fare riflettere. «Qui siamo sempre stati un po' critici sulla gestione americana della pandemia, ma ora dobbiamo agire per tornare ad affrontare la situazione nel migliore dei modi». Ma con quali misure? Egger chiede home office e mascherine ovunque al chiuso.
Anche i Cantoni dovrebbero attivarsi per evitare un secondo lockdown: «Nei luoghi pubblici il numero massimo di persone andrebbe diminuito, come fatto oggi dal Canton Ginevra», spiega Egger, precisando che i club e le discoteche andrebbero chiuse in tutto il Paese. «So che sono misure drastiche e che fanno male. Ma se non si prendono ora provvedimenti efficaci, i casi di Covid-19 continueranno ad aumentare e con loro saliranno anche i decessi».