La situazione Covid in Svizzera sta peggiorando. Gli ospedali sono sempre più sotto pressione.
Ecco le novità dal Consiglio federale: 2500 militari in appoggio a sanità pubblica, finanziamenti a fondo perduto per lo sport e indennità di perdita di guadagno.
Prima volta sopra i 10 mila casi. In un giorno. Con un tasso di positività del 27,7%. Un dato, questo, che evidentemente ha sollecitato il Governo federale a intervenire.
Alle 14.30 i consiglieri federali Alain Berset, Viola Amherd e Ueli Maurer si sono presentati davanti ai media per fare il punto della situazione e parlare alla popolazione.
2500 militari in appoggio a sanità pubblica - Nel contesto dell'espansione del Covid-19, il Consiglio federale ha deciso oggi che un massimo di 2500 militari potranno essere impiegati fino al 31 marzo 2021 in appoggio del settore sanitario civile. Per potervi far capo, i Cantoni dovranno dimostrare di aver esaurito tutti i mezzi di cui dispongono.
Le prestazioni di appoggio dell'esercito, che riguarderanno cura e trasporto di persone infettate dal coronavirus, saranno fornite da formazioni di professionisti, militari in ferma continuata, formazioni in servizio e volontari. Se necessario, saranno chiamate in servizio formazioni supplementari che potranno essere impiegate entro 96 ore dalla loro mobilitazione, indica una nota diramata oggi simultaneamente alla conferenza stampa di Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa e della protezione della popolazione (DDPS).
Sussidiarietà - Al fine di soddisfare il criterio di sussidiarietà, in occasione della presentazione delle richieste i Cantoni dovranno dimostrare che tutti gli strumenti civili a loro disposizione sono stati esauriti. Si tratta in particolare dei mezzi della protezione civile, del servizio civile e dei pompieri come anche quelli del settore privato.
Occorrerà, tra l'altro, fornire la prova che non è possibile reclutare personale supplementare sul mercato del lavoro, che la possibilità di impiegare disoccupati è stata esaurita e che gli studenti in medicina come pure i samaritani e altri volontari sono stati contattati in merito ma non sono più disponibili. I Cantoni dovranno inoltre provare che altre strutture ospedaliere non possono più accogliere pazienti e che gli interventi medici non urgenti devono essere rinviati per poter liberare capacità.
Finanziamenti allo sport - Il Consiglio federale ha adottato oggi l'ordinanza d'applicazione della legge COVID-19 in merito ai prestiti senza interessi di 350 milioni di franchi per gli sport di squadra professionistici e semiprofessionistici, in particolare calcio e hockey su ghiaccio, negli anni 2020 e 2021.
Per attenuare gli effetti della pandemia, il governo aveva elaborato il relativo disegno di legge in maggio. Il Parlamento aveva poi apportato alcune modifiche, in particolare quella che permette alla Confederazione di accordare prestiti direttamente ai club.
Per lo sport professionistico (calcio e hockey su ghiaccio) il Parlamento ha deciso prestiti di 175 milioni di franchi per il 2020 e per il 2021 (in totale 350 milioni). Questi soldi servono esclusivamente a garantire la partecipazione dei club ai campionati.
L'Ordinanza sulle misure nel campo degli sport di squadra di livello professionistico e semiprofessionistico per l'attenuazione delle conseguenze dell'epidemia di coronavirus (Ordinanza COVID-19 sport di squadra) precisa ora le modalità di esecuzione, indica un comunicato diramato oggi simultaneamente alla conferenza stampa di Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale dello sport (DDPS).
Le condizioni - L'ordinanza prevede che la Confederazione può concedere prestiti senza interessi fino al massimo al 25% dei costi d'esercizio sostenuti dal club nella stagione 2018-2019. I club devono dal canto loro fornire garanzie per un importo pari ad almeno il 25% dell'importo del prestito.
I club che non potessero restituire il prestito entro tre anni, devono ridurre gli stipendi di al massimo un quinto. Ciò si limita agli stipendi che superano l'importo massimo del guadagno assicurato nell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (attualmente circa 148'000), prevede però la norma. I club hanno al massimo dieci anni di tempo per restituire i prestiti.
La Confederazione concede retrocessioni a un grado posteriore per i prestiti se ciò può permettere di migliorare la situazione per la restituzione alla Confederazione. Il governo ha infatti voluto che le retrocessioni servano a stabilizzare la situazione finanziaria dei club.
Oltre alle società delle due leghe professionistiche di calcio e hockey su ghiaccio, anche le discipline sportive di squadra di livello semiprofessionistico possono ottenere un sostegno. Si tratta in particolare dei club di pallacanestro, unihockey, pallavolo come pure di calcio e hockey su ghiaccio femminile. Questi club devono però partecipare con una squadra alle competizioni della massima lega del rispettivo sport.
Non esclusi contributi a fondo perso - Alla luce dell'attuale situazione relativa alla pandemia, secondo il Consiglio federale, anche nei prossimi mesi gli eventi sportivi si svolgeranno con pochi o senza spettatori. Di conseguenza verranno meno le entrate che generano sia nella biglietteria che nel consumo di cibi e bevande, provocando l'erosione della maggior parte della base economica dei club.
Il governo ha quindi incaricato il DDPS di sottoporgli un documento interlocutorio concernente i parametri chiave di un sostegno allo sport professionistico e semiprofessionistico, tra cui anche la verifica della concessione di contributi a fondo perso.
Prolungamento IPG anche per gli indipendenti - I lavoratori indipendenti - colpiti dai provvedimenti per combattere il coronavirus, anche se non sono stati costretti a chiudere la loro impresa - potranno continuare a richiedere l'indennità di perdita di guadagno (IPG). Dopo che il Parlamento ha adottato nella sessione autunnale la nuova legge COVID-19, il Consiglio federale ha approvato oggi le relative modifiche dell'ordinanza in materia, prolungando e ampliando questo sostegno.
Il nuovo disciplinamento - che vale per gli indipendenti e per le persone la cui posizione è analoga a quella di un datore di lavoro - entra in vigore con effetto retroattivo al 17 settembre 2020 e avrà una durata limitata al 30 giugno 2021, indica una nota governativa odierna.
Il diritto all'IPG per il coronavirus è previsto quando l'attività lucrativa subisce una limitazione a causa di provvedimenti adottati per far fronte all'epidemia di COVID-19: in particolare, se le persone interessate hanno dovuto interrompere la loro attività (chiusura) su ordine delle autorità. Lo stesso dicasi nel caso di un divieto di svolgere manifestazioni imposto dalle autorità.
In futuro, avranno diritto all'IPG anche le persone la cui attività lucrativa subisce una limitazione considerevole a causa di provvedimenti adottati per far fronte alla pandemia e che subiscono una perdita salariale o di guadagno. Per limitazione considerevole s'intende una diminuzione del giro d'affari pari almeno al 55% rispetto al fatturato medio degli anni 2015-2019.
Le IPG saranno versate sulla base della dichiarazione della persona interessata. Verranno tuttavia eseguiti controlli, un punto sul quale in Parlamento la destra ha insistito molto per evitare abusi. Le richieste possono essere presentate già sin da ora, ma le persone interessate sono pregate di pazientare per il versamento delle prestazioni.
Attenuare l'impatto economico - La legge Covid-19 sostituisce i decreti urgenti adottati dal Consiglio federale durante il periodo acuto della pandemia. Dal 20 marzo 2020 in poi il Consiglio federale ha infatti preso una serie di provvedimenti per attenuare le ripercussioni economiche della lotta al coronavirus per le imprese e i lavoratori colpiti. Uno di questi provvedimenti è l'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus, il cui versamento è terminato il 16 settembre 2020 per tutti gli aventi diritto.
Il 26 settembre è entrata in vigore la legge COVID-19. La nuova legislazione disciplina la prosecuzione mirata dei provvedimenti per attenuare le ripercussioni economiche della lotta al coronavirus. Oltre al prolungamento del diritto all’IPG per il coronavirus, sono previsti anche provvedimenti di sostegno specifici per i settori dello sport e della cultura.
Inoltre, le imprese continueranno a poter disporre degli strumenti dell'assicurazione contro la disoccupazione: il Consiglio federale ha infatti prolungato la durata massima di riscossione dell'indennità per lavoro ridotto da 12 a 18 mesi.
Per le aziende che necessitano di un aiuto supplementare, è prevista la possibilità di un sostegno nel quadro della regolamentazione dei casi di rigore. In questi casi, la Confederazione può partecipare per metà ai provvedimenti cantonali a sostegno delle imprese particolarmente colpite, che sono sostanzialmente quelle attive nell'organizzazione di eventi, i baracconisti, gli operatori del settore dei viaggi e le aziende turistiche. Al momento l'ordinanza d'esecuzione della legge è in fase di elaborazione, conclude la nota.
Personale infermieristico malato
Masseray: «È chiaro che le persone che sono risultate positive al test non possono lavorare. Si applicano le stesse regole di isolamento valide per tutti gli altri. Tuttavia, potrebbe essere possibile abbreviare l'isolamento o la quarantena se alcuni operatori sanitari possono mostrare un test negativo dopo cinque giorni».
Riduzione del debito
In che modo il consigliere federale Maurer prevede da 10 a 15 anni di crisi economica?
Maurer: «Basta guardare al debito che ha dovuto contrarre il governo federale. Attualmente riteniamo che ci vorranno 15 anni per ridurlo. Ma non sappiamo ancora come si svilupperanno i vari rami dell'economia, come pure le esportazioni».
Ci saranno aumenti delle tasse?
Maurer: «Sarebbe sbagliato. Non dobbiamo ora chiedere denaro dall'economia. Dobbiamo solo stare molto attenti alla spesa. Lo Stato, ad esempio, avrà bisogno di più soldi anche per la previdenza sociale. Nei prossimi anni avremo semplicemente una situazione economica che non ci permetterà di vivere al di sopra delle nostre possibilità. Dobbiamo farlo senza un aumento delle tasse».
Fallimenti alberghieri
La Svizzera può permettersi il fallimento di una serie di hotel e ristoranti?
Maurer: «Sappiamo tutti che ci sono alcuni hotel che non investono da decenni. Ma non deve essere una condanna a morte; può anche essere un'opportunità per apportare miglioramenti. A Berna non possiamo giudicare quali hotel e ristoranti hanno ancora una possibilità di sopravvivere con i nostri soldi».
Smistamento
Secondo Virginie Massery, al momento non è necessario eseguire il triage, tutti i pazienti possono essere trattati.
Personale ospedaliero
Esiste una previsione riguardo quanto dureranno i letti disponibili se tutte le operazioni non urgenti vengono posticipate?
Berset: «Abbiamo l'esperienza maturata in marzo. I letti di terapia intensiva occupati da pazienti non Covid sono diminuiti drasticamente. La capacità per i pazienti Covid potrebbe essere aumentata. A marzo eravamo ben lungi dal sovraccaricare le unità di terapia intensiva».
La grande domanda non sono i letti e i ventilatori, ma il personale. «Un letto senza personale è inutile». Questa è la grande sfida. «Riteniamo, tuttavia, di poter gestire la situazione se le nostre misure funzionano e riusciamo a ottenere un forte appiattimento della curva».
Virginie Masseray aggiunge che attualmente ci sono 1016 posti di terapia intensiva, che potrebbero essere ampliati fino a 1400. Ma sottolinea: «Il problema non sono i posti, ma il personale».
Contraddizione?
Un giornalista vede una contraddizione: Berset dice che c'è ancora capacità in termini di letti, ma allo stesso tempo si sta mobilitando l'esercito.
Berset: «Ovviamente non è che mobilitiamo l'esercito perché taluni Cantoni non differiscono interventi chirurgici non urgenti».
Amherd: «Ci sono linee guida chiare su quando i militari possono essere chiamati a intervenire. A marzo, al massimo, i militari sono stati ordinati "di riserva" in casi isolati».
Lombardia a confronto
Un giornalista traccia il confronto tra la Svizzera oggi e la Lombardia in primavera chiedendo il parere del Consiglio federale?
Berset sottolinea ancora una volta che un terzo dei letti di terapia intensiva sono ancora liberi. E c'è anche la possibilità di aumentare queste capacità. «Quindi la situazione non è paragonabile a quella della Lombardia in primavera».
Occupazione ospedaliera
Alla fine della scorsa settimana, Alain Berset ha affermato che gli ospedali erano sovraccarichi e che erano necessarie ulteriori misure. Ieri si diceva che i posti di terapia intensiva sarebbero stati completamente occupati in cinque giorni. Come appare oggi la situazione?
Berset: «In tutta la Svizzera un terzo dei posti è occupato da pazienti affetti da coronavirus, un terzo da altri pazienti, un terzo è ancora libero. Ma in alcuni cantoni la situazione è talvolta più drammatica. Tuttavia non credo in un sovraccarico generale in pochi giorni. L'obiettivo ora è davvero garantire il funzionamento de rapporto di solidarietà e cooperazione tra i Cantoni. I Cantoni che non hanno ancora esaurito le capacità nelle cliniche private e stanno ancora effettuando interventi non urgenti devono agire adesso».
È il momento delle domande
Fallimenti e disoccupati - In primavera il problema era mantenere la liquidità. Oggi la situazione è diversa: «Le banche si sono organizzate in modo tale da poter concedere prestiti. Ora possiamo concentrarci sui casi di bisogno».
Il paragrafo corrispondente della legge Covid è stato approvato dal Parlamento. I Cantoni sono in grado di definire le situazioni di difficoltà. E il governo federale parteciperà con il 50% dei contributi. «Il problema è che abbiamo redatto il regolamento in ottobre, ma con la seconda ondata ci sono nuove sfide». Ad esempio quando i guadagni diminuiscono del 40% e oltre.
«Non tutte le aziende che hanno perso guadagno potranno contare sugli aiuti. Dobbiamo aspettarci fallimenti e anche la disoccupazione aumenterà».
«La peggior situazione degli ultimi 50 anni» - Prende la parola Maurer. «Dobbiamo essere consapevoli che stiamo vivendo la situazione economica più difficile degli ultimi 50 anni», spiega. Per quanto concerne la garanzia dei salari, il governo federale ha elaborato «una strategia per mantenere inalterato il potere d'acquisto». Sono previsti supportati anche la cultura e lo sport. «Ma la grande sfida sta nel fatto che che nessuno sa come si svilupperanno i prossimi mesi e anni. Questa crisi continuerà a occuparci economicamente per il prossimo decennio», afferma il consigliere federale.
Sostegno allo sport - Anche lo sport riceve sostegno. Un totale di 550 milioni di franchi saranno messi a disposizione per i prossimi anni, afferma Amherd. Il regolamento odierno disciplina i prestiti di 350 milioni di franchi per i club professionistici. Affinché possano attingere ai fondi, i club devono rendere pubbliche le proprie finanze. I prestiti dovrebbero quindi poter essere estinti rapidamente, motivo per cui l'ordinanza entra in vigore il 1 ° dicembre.
L'assenza di spettatori, o quasi, colpirà duramente i club perché i costi di gestione rimarranno gli stessi, ma si perdono le entrate date dalla vendita dei biglietti e dal consumo di cibo e bevande. Pertanto, il suo dipartimento sta verificando se versare contributi a fondo perduto in aggiunta ai prestiti. «Dobbiamo garantire la sopravvivenza delle strutture sportive durante questa crisi», afferma Amherd. Sono 100.000 i posti di lavoro che dipendono dallo sport.
Personale dell'esercito - Prende la parola Viola Amherd. «I cantoni Friburgo, Vallese, Ginevra, Berna e Giura stanno esaurendo le loro capacità e hanno già presentato richieste di sostegno. Il Consiglio federale ha quindi deciso di fornire fino a 2500 militari per coprire il fabbisogno di personale». Il principio di sussidiarietà è importante: i cantoni devono dimostrare di aver esaurito tutte le opzioni civili prima di ricevere il sostegno dell'esercito. Per primi saranno chiamati i volontari nelle truppe addestrati per operazioni nel settore sanitario.
Il supporto economico - Il governo federale si mostra attento e consapevole per ciò che concerne l'impatto delle misure sull'economia e la società: «La cultura, lo sport, i lavoratori autonomi e molti altri sono colpiti», sottolinea Berset.
Per la cultura, il Consiglio federale ha invitato gli esponenti a spiegare come possono essere sostenuti. Nel frattempo, il governo federale ha adottato oggi misure a sostegno di diverse aree.
Le misure stanno avendo effetto, ma... - Berset ricorda che sono ancora i Cantoni a decidere. «Adesso si tratta di lavorare insieme e fare tutto ciò che serve per far bastare i posti di terapia intensiva».
L'obiettivo è sempre lo stesso: «I numeri devono scendere di nuovo». Secondo Berset le misure già adottate stanno mostrando i loro primi effetti. Ma è ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo. E non sono escluse misure più severe. I 10.000 casi odierni dimostrano che le cifre non raddoppiano più rispetto alla settimana precedente, ma sono ancora troppo elevate.
Oltre 300 in terapia intensiva per il Covid - Alain Berset parla dei numeri odierni: «La situazione è ancora tesa, ci sono differenze tra i Cantoni, sia per numero che per misure». Secondo Berset aumentano anche i ricoveri. «Certi ospedali stanno raggiungendo il limite massimo di pazienti e, ora, si tratta di organizzarsi in modo che tutti ricevano il miglior trattamento possibile - sottolinea -. La situazione resta tesa. Poco più di 300 persone sono in terapia intensiva a causa del coronavirus, altre 300 a causa di altre malattie. Sono ancora disponibili circa 300 posti di terapia intensiva».