In Svizzera sarebbero 200mila le persone dipendenti dalle benzodiazepine, ma se ne parla poco.
Per questo motivo il centro zurighese di tossicodipendenze Arud ha lanciato una campagna di prevenzione.
ZURIGO - Nella Confederazione, 200'000 persone sono dipendenti da sonniferi e tranquillizzanti appartenenti al gruppo delle benzodiazepine. Tuttavia si parla raramente di questa «assuefazione silenziosa». Per questo motivo nella Svizzera tedesca è stata lanciata una campagna di prevenzione.
La dipendenza dalle benzodiazepine è la terza in Svizzera dopo il tabacco e l'alcool, scrive il centro zurighese di tossicodipendenze Arud in una nota odierna. La campagna mira a lottare contro le stimmate della dipendenza e a fare in modo che le persone interessate si sentano meno sole e cerchino un sostegno.
L'uso di sonniferi o di tranquillizzanti aumenta fortemente con l'avanzare dell'età, si legge nel comunicato. Le donne ultra 70enni sono le più colpite dal problema. Circa l'11% di questo gruppo di popolazione assume delle benzodiazepine, quotidianamente o quasi, e la grande maggioranza almeno per uno o più anni. Il rischio per le persone anziane è particolarmente elevato, e si corre il pericolo di cadute con conseguente frattura, stato confusionale e amnesia.
Stando ad Arud, le benzodiazepine costituiscono una via graduale verso la dipendenza. All'inizio esse arrecano un sollievo attenuando i sintomi quali l'ansia, l'agitazione, la tensione e i disturbi del sonno. A lungo termine, tuttavia, le stesse benzodiazepine diventano un problema.
Tramite un videoclip, disponibile in tedesco e in francese, Arud intende sensibilizzare meglio la popolazione.