Lo ha annunciato il direttore generale dell'Organizzazione nel suo discorso di chiusura all'Assemblea sanitaria mondiale
Un sistema globale che condivida i campioni clinici e i materiali patogeni è una necessità prioritaria per l'Oms.
GINEVRA - «La pandemia ha dimostrato che c'è un'urgente necessità di un sistema concordato a livello globale per la condivisione di campioni clinici e materiali patogeni. Stiamo proponendo un nuovo approccio che include un deposito per i campioni clinici e materiali patogeni ospitato dall'Oms in una struttura svizzera sicura». Lo ha annunciato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel discorso di chiusura della 73esima Assemblea sanitaria mondiale.
«La condivisione di campioni clinici e materiali patogeni - ha spiegato Ghebreyesus - può facilitare il rapido sviluppo di contromisure mediche considerate come beni pubblici globali. Questa condivisione non può essere basata su accordi bilaterali e non possono volerci anni di negoziati».
Per questo, ha annunciato, «stiamo proponendo un nuovo approccio che include un deposito per i campioni clinici e materiali patogeni ospitato dall'Oms in una struttura svizzera sicura, un accordo che preveda la condivisione di materiali in maniera volontaria, con l'Oms che può facilitare il trasferimento e l'uso dei materiali e una serie di criteri in base ai quali l'organizzazione li distribuirà».
Ringraziamenti a Berset - «Vorrei anche ringraziare il consigliere federale Alain Berset, Capo del Dipartimento federale degli affari interni, e la Confederazione, per aver offerto un laboratorio BSL 4 a sostegno di questa iniziativa», ha aggiunto Ghebreyesus, ringraziando anche i ministri della salute di Italia e Thailandia, Roberto Speranza e Anutin Charnvirakul, per aver dato «la loro disponibilità a fornire materiali nell'ambito di questo nuovo quadro».
Altri paesi, ha reso noto il direttore generale dell'Oms, «hanno espresso interesse per l'idea, che non vediamo l'ora di discutere con gli Stati membri, insieme ad altre iniziative tra cui Universal Health and Preparedness Review e il Council of Economics of Health for All».