Febbre da “Play” anche in Svizzera, la nuova console di Sony è già introvabile. E c'è chi la rivende a prezzi altissimi
BERNA - Tanta attesa, un sacco di domanda, e disponibilità scarsa. Il risultato: molta gente restata a bocca asciutta.
È più o meno questo, in strabreve, il ritratto del lancio della nuova PlayStation 5 uscita in Europa proprio ieri, giovedì 19 novembre. Noi ne abbiamo parlato, in maniera estesa, anche qui su tio.ch.
Una situazione - quella di cui sopra - che non poteva non tradursi in una sorta di "bagarinaggio" a tappeto, con diversi tentativi di rivendita delle console a un prezzo nettamente maggiorato.
Se il fenomeno, come riporta 20 Minuten, era iniziato già con le prenotazioni, con diritti d'acquisto per una console venduti per moneta sonante ad anche il doppio del prezzo.
È il caso del bernese E*. che ha venduto il suo preordine (senza nemmeno avere la console fra le mani) per 999 franchi (499 di listino) attraverso un annuncio via Facebook giusto alla vigilia dell'uscita. La transazione, spiega, si è poi risolta con successo: «Quando mi è arrivata la Play 5, l'ho presa e gliel'ho portata e sono tornato a casa con 1'000 franchi in contanti».
Se il suo cliente era soddisfatto, lo stesso non si può dire di diversi utenti che lo hanno criticato e insultato, accusandolo di strozzinaggio: «Non capisco perché, ho guardato un po' in giro e il mio prezzo non è particolarmente alto, c'è di peggio», continua. Sui vari portali di vendita online, infatti si arriva anche a superare i 2'000 franchi.
E alla fine E* comunque una PlayStation 5 in casa ce l'avrà. Sua moglie, per fargli una sorpresa, glie ne aveva prenotata un'altra (senza dirglielo) che però arriverà solo più in là. Dite che si rivenderà anche quella, o...
«La rarità, una strategia che può anche diventare un boomerang»
Indurre artificialmente una rarità per aumentare la domanda e il desiderio, è uno dei trucchi da manuale del marketing come spiega Adrienne Suvada dello ZHAW: «In questo modo il prodotto finisce sulla bocca di tutti e tutti vogliono acquistarlo», conferma.
Se quella di Sony sia stata una strategia, oppure il risultato di un anno parecchio complicato dal punto di vista manifatturiero per via della pandemia, non è chiaro.
Una cosa però è sicura, un successo di questo tipo può tramutarsi in un'arma a doppio taglio: «Non potersi procurare la risorsa tanto desiderata può avere l'effetto boomerang, indisponendo il consumatore e infastidendolo. Per questo potrebbero decidere di non acquistare, preferendo altro».