Pressioni dalla Penisola per chiudere le piste da sci anche in Svizzera. Ma i gestori nostrani non ci stanno
BERNA - Chiudere le piste da sci per evitare una terza ondata. L'Italia lo ha fatto e - stando a quanto scrive La Repubblica - avrebbe avviato dei contatti con i paesi vicini, Svizzera compresa, per invitarli a fare lo stesso. Una proposta che non piace ai gestori d'impianti elvetici.
«L'Italia non ha chiuso le spiagge durante l'estate» ha commentato a tio.ch/20minuti il presidente della Federazione svizzera del turismo, Niccolò Paganini. «Non vedo perché adesso debbano dirci cosa fare».
Certo una eventuale "fuga" di sciatori italiani sulle montagne elvetiche - vista la chiusura della stagione invernale oltre confine - sarebbe una buona notizia per il turismo.
«Siamo pronti ad accoglierli in sicurezza» assicura Berno Stoffel: il presidente di Funivie Svizzere esclude che si possa arrivare a un "accordo alpino" per il blocco degli impianti. «Se ne era già parlato durante l'estate, ma con un nulla di fatto. Berna ha approvato i nostri piani di protezione, è irrealistico tornare indietro».
Contattato da tio.ch/20 minuti, il Dipartimento Federale degli Affari Esteri (DFAE) conferma però che «fino a questo momento l'Italia non ha ancora formalmente richiesto la chiusura degli impianti».