Il governo grigionese non vuole sentir parlare di chiusura degli impianti. «Così i turisti si riverseranno nei centri»
COIRA - Il Governo grigionese è disposto ad accettare regolamenti più severi della Confederazione contro il coronavirus nelle zone di sport invernali. Tuttavia, oggi ha anche chiarito che vuole mantenere aperti gli impianti sciistici.
L'esecutivo è pronto ad accettare misure di protezione più incisive, a controllarle e a sanzionare qualora non vengano rispettate, ha detto oggi a Coira Marcus Caduff (PDC), direttore del Dipartimento dell'economia. Questi ha sottolineato che il rischio di contrarre il coronavirus non è maggiore in una giornata di sci che dopo essere stati in un centro commerciale. Non è accettabile trasformare le stazioni sciistiche in capri espiatori, ha detto.
Le funivie devono essere equiparate ai trasporti pubblici, ha avanzato Caduff. Hanno investito del denaro in misure di protezione. Questo rende la situazione diversa dalla scorsa primavera. Allora il Consiglio federale aveva chiuso gli impianti di risalita da un giorno all'altro.
La gente andrà comunque in montagna nelle prossime settimane. «Se chiudiamo gli impianti sciistici, le persone si concentreranno nei villaggi» ha continuato Caduff.
Venerdì il governo retico intende comunicare le proprie misure nei comprensori sciistici e per gli sport invernali. Attualmente è in contatto con le autorità federali.
Il direttore della sanità Peter Peyer (PS) ha sottolineato che le misure di protezione contro il coronavirus nei comprensori sciistici devono essere ragionevoli e fattibili. Le norme federali non dovrebbero semplicemente rendere impossibile l'attività degli impianti di risalita.