Parla uno dei partecipanti alla festa privata con circa 80 persone, sabato sera: «Non siamo mica criminali»
In realtà ci sono stati anche due fermi, uno per violenza e minacce contro gli agenti.
UNTERIBERG - Si sono riuniti in una “baracca da cantiere” nella zona industriale. Erano un’ottantina, c’era musica, alcol. Ma «era solo una cosa privata, tra pochi». Fino a quando la polizia non è intervenuta, ieri sera, per fermare tutto e sgomberare la gente. E per alcuni dei presenti «hanno sicuramente esagerato».
20 Minuten ha parlato con uno dei partecipanti alla festa. «Siamo andati lì e ci siamo trovati tra colleghi - racconta -. Non c’era nessun altro posto aperto in cui potersi intrattenere. Eravamo 40, massimo 50».
Le limitazioni previste dal Consiglio federale per bloccare la diffusione dei contagi da Covid-19 prevedono che alle manifestazioni private nella cerchia familiare o di amici (che non si svolgono in luoghi accessibili al pubblico) possano partecipare al massimo 10 persone. Inoltre, la raccomandazione è di limitare a due economie domestiche gli incontri, in modo da ridurre il più possibile i contatti fra le persone. La polizia è quindi intervenuta per mettere la parola fine alla festa, a cui - riferisce in una nota - i partecipanti erano in realtà un’ottantina.
«Gli agenti si sono piazzati fuori dalla baracca - racconta ancora il partecipante -. Controllavano che nessuno entrasse o uscisse senza prima passare da loro. Hanno raccolto i dati personali di tutti. Le ultime dieci persone rimaste semplicemente non volevano andarsene. E la polizia è intervenuta in modo troppo violento, era tantissimi. Non siamo mica criminali».
Dal canto suo, le autorità cantonali riferiscono che nel corso dell'operazione due persone sono state arrestate: una per violenza e minacce contro gli agenti, l'altra per riprendersi dalla sbornia. Tutti i presenti sono stati segnalati per violazione delle misure atte a combattere la pandemia di coronavirus.