Lo comunica Swissmedic. Si tratta del preparato di Pfizer. I possibili effetti collaterali? «Quelli dell'antinfluenzale»
BERNA - Omologato in Svizzera il primo vaccino contro il Covid-19. Come annunciato oggi da Swissmedic, il preparato omologato è quello di Pfizer/BioNTech.
«Secondo i dati dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, la protezione vaccinale è superiore al 90% sette giorni dopo la seconda vaccinazione. Si tratta della prima omologazione al mondo con procedura ordinaria», sottolinea l'istituto. Finora il preparato era stato oggetto di un'approvazione accelerata nel Regno Unito e di un'autorizzazione all'uso d'emergenza negli Stati Uniti. Nell'Ue l'omologazione è attesa per lunedì.
L'omologazione, assicura Swissmedic, è avvenuta «dopo attenta considerazione del rapporto rischi-benefici». «La sicurezza dei pazienti è una premessa necessaria, soprattutto quando si tratta di omologare un vaccino», afferma Raimund Bruhin, direttore dell'istituto. «Grazie alla procedura di rolling review e alla composizione flessibile dei nostri team, siamo stati comunque in grado di prendere decisioni con rapidità tenendo nella massima considerazione i tre requisiti essenziali: sicurezza, efficacia e qualità», aggiunge.
L'omologazione arriva a due mesi dalla ricezione della domanda da parte del produttore. I dati disponibili fino a oggi hanno mostrato un’elevata efficacia comparabile in tutte le fasce di età testate e hanno soddisfatto i requisiti di sicurezza, ribadisce Swissmedic.
A ricevere la vaccinazione potranno essere le persone di più di 16 anni. Per una protezione vaccinale ottimale, Swissmedic consiglia due vaccinazioni somministrate per via intramuscolare a intervalli di almeno 21 giorni. La vaccinazione non è obbligatoria.
Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali del vaccino di Pfizer/BioNtech (BNT162b2), Swissmedic osserva che quelli più comuni documentati negli studi di omologazione sono paragonabili a quelli osservati dopo una vaccinazione antinfluenzale. A tal proposito, nell'ultimo foglio illustrativo dell'UFSP in merito alla vaccinazione antinfluenzale si legge: «Dopo la somministrazione, nella zona dell’iniezione possono manifestarsi dolori e arrossamenti. Più raramente possono manifestarsi anche febbre, dolori muscolari o un leggero malessere. Tuttavia, in generale tali sintomi sono innocui e scompaiono dopo pochi giorni».
Si parla anche di «casi molto rari» di eruzioni cutanee, edemi o, in presenza di unʼallergia, crisi asmatiche oppure una reazione allergica immediata (shock anafilattico). Come per l'influenza e come accennato più sopra, però, il rischio di sviluppare complicazioni legate al Covid-19 è considerato dalle autorità sanitarie come «molto più elevato» rispetto a quello di subire effetti collaterali legati alla vaccinazione.