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SVIZZERA«Gli inglesi in Vallese? Difficile stimare quanti sono»

29.12.20 - 18:00
Il Cantone fa fatica a contare i turisti provenienti del Regno: «Ne abbiamo identificati 863, ma sono molti di più».
Keystone
Verbier e Zermatt sono tra le mete predilette dei turisti inglesi.
Verbier e Zermatt sono tra le mete predilette dei turisti inglesi.
Fonte ats
«Gli inglesi in Vallese? Difficile stimare quanti sono»
Il Cantone fa fatica a contare i turisti provenienti del Regno: «Ne abbiamo identificati 863, ma sono molti di più».
Inoltre delle persone identificate, 269 non sono state localizzate: «Sappiamo che sono in Vallese, ma non esattamente dove».

SION - I Cantoni stanno lavorando per identificare i turisti britannici e sudafricani presenti sul loro territorio, potenziali portatori del nuovo ceppo di Covid-19, particolarmente contagioso. Il Vallese - criticato nei giorni scorsi per averne persi di vista circa 200 a Verbier, secondo alcuni media - ha difficoltà a stimare il loro numero effettivo.

«Abbiamo identificato 876 persone provenienti dalla Gran Bretagna (863) e dal Sudafrica (13) sul territorio vallesano», ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS Jean-Bernard Moix, direttore di Promotion santé Valais, che si occupa dei tracciamenti nel cantone.

Di questi, 291 giunti in aereo o fermati in dogana dal 14 dicembre sono stati annunciati dalla Confederazione. Gli altri 585 sono stati identificati dal Cantone, in particolare tramite gli uffici turistici e i Comuni, che hanno incoraggiato i turisti a registrarsi.

Ma la cifra di 875 non rispecchia la realtà, sottolinea Moix. Mancano tutti coloro che non si sono presentati alle autorità o che non sono stati aggiunti automaticamente alle liste durante un controllo. Secondo i dati raccolti, nelle due destinazioni preferite di Zermatt e Verbier, la prima aveva 125 turisti provenienti da questi due Paesi, e la seconda 114, ma «sappiamo che sono più numerosi».

Inoltre, delle 876 persone identificate, 269 non sono state localizzate. «Sappiamo che sono in Vallese, ma non esattamente dove», precisa Moix, aggiungendo che non saranno investite ulteriori risorse a questo scopo.

«Dal punto di vista della salute, non ci sembra essenziale conoscere il loro indirizzo, l'importante è che questi turisti abbiano ricevuto un sms che li invita a farsi testare gratuitamente e a mettersi in quarantena in modo da poter identificare immediatamente se sono portatori o meno del nuovo ceppo», spiega.

Oggi, 351 delle 876 persone inizialmente identificate sono ancora in quarantena. Gli altri hanno completato il loro isolamento e alcuni sono tornati a casa. «Fin dall'inizio il Vallese ha preso molto sul serio il tracciamento dei britannici», tiene a puntualizzare Moix.

Promotion santé Valais ha inviato i suoi elenchi alla polizia cantonale che, dopo aver richiamato alcuni collaboratori in vacanza, ha effettuato 150 controlli. Dodici persone non erano all'indirizzo indicato per la quarantena. Potrebbero essere segnalate al Ministero pubblico.

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COMMENTI
 

ugo202230 3 anni fa su tio
Io proporrei l’acquisto di un pallottoliere. Poveri noi. Ma queste persone saranno arrivate con aerei, avranno prenotato negli alberghi, quindi i nomi ci sono, e pf non parliamo di privacy, qui c’è di mezzo gente che non ne sapeva nulla. Quindi procedere con un mandato, arrestare queste persone, infliggere loro multe salate e obbligarli ad una quarantena di 1 mese, così forse gli passerà l voglia di fare i furbi (per non dire altro).

Volpino. 3 anni fa su tio
Qualora i turisti in questione dovessero risultare positivi saranno accusati di aver infranto l'obbligo di quarantena e, se del caso, di aver procurato eventuali lesioni corpore gravi (con ev. conseguenza di morte) il che non è proprio da considerare una semplice bravata degna di compiacimento.

MrBlack 3 anni fa su tio
Ora sembra che questi turisti inglesi siano più pericolosi di un commando di criminali. Siamo ai livelli di esilaranti tragicomiche fantozziane.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a MrBlack
Veramente! Naturalmente l'articolo su Ostinelli non si può commentare...

Volpino. 3 anni fa su tio
Siamo alla frutta, ci vuole l'autocertificazione per spostarsi anche qua in Svizzera altrimenti non si risolve niente.

Biaggi 3 anni fa su tio
Ridicoli 💸💸💸

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a Biaggi
Ne deduco che ti piacerebbe vivere in un Paese poliziesco e dittatoriale (stile ex URSS) dove nessuno sfugge al controllo, ogni cittadino è in maniera permanente sorvegliato. Io sono contento di sapere che in Svizzera non è il caso. In fondo questi turisti hanno come sola colpa di diventare improvvisamente e senza motivi ragionevoli un pericolo pubblico in ragione della loro provenienza geografica.

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Hai per metà ragione, non dimenticare che già in Svizzera il tasso di contagi è notevolmente alto rispetto ad altri paesi europei con la conseguenza di avere un alto numero di morti, non dimentichiamo che ad infierire sulla situazione sanitaria si è aggiunta anche la variante britannica. Nell'URSS si sorvegliavano i cittadini per motivi politici ora lo si fa per motivi sanitari, il che è una cosa molto più seria.

joe69 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Solo perché uno Stato impone una quarantena, nn puoi paragonarlo ad in un Paese dittatoriale e poliziaiesco... probabilmente nn sai di cosa parli e ti riempi la bocca di "paroloni", fai paragoni sensazionaliatici... la dittatura è lo stato poliziesco e ben altra cosa... una semplice quarantena viene eseguita in tutto il mondo....n caso di bisogno, se poi per un anno nn fanno il Natale insieme alla famiglia, pazienza, poi nn mi sembra fossero in mezzo alla strada, ma nella ricchissima Verbier, in chalet ed hotel da sogno, un sacrificio sopportabile... cmq si sa che viaggiando, in questo periodo, queste cose posso accadere, pertanto ti assumi il rischio

ugo202230 3 anni fa su tio
Risposta a centauro
Per chi non lo avesse sentito, in Spagna faranno una lista di tutte le persone che non vorranno vaccinarsi,e la stessa verrà consegnata a tutti i paesi europei. La Spagna non è una dittatura.
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